Lo stupefacente video che vi presentiamo di seguito è in time-lapse ed è composto da diverse foto scattate nel corso di quattro anni dal telescopio spaziale Hubble. Il soggetto è l’esplosione della stella V838 Monocerotis, astro distante circa 20.000 anni luce e localizzabile nella costellazione dell’Unicorno, su uno dei bordi esterni della Via Lattea.
L’esplosione che osserviamo è avvenuta dunque 20.000 anni fa, un periodo in cui gli esseri umani sulla Terra tentavano, per la prima volta, di diventare stanziali praticando l’agricoltura e l’allevamento su larga scala.

L’esplosione è stata scoperta nel 2002 e la sua prima luce deve essere giunta sulla Terra intorno al 1º gennaio 2002. La stella diventò di colpo circa 600.000 volte più luminosa del sole. Da allora, la NASA ha raccolto immagini fino al 2006.
L’eco luminosa, derivante dall’esplosione, produsse abbastanza energia da provocare una sorta di flash che illuminò la polvere circostante. Forse la stella espulse diversi gusci di polvere che erano stati illuminati in fasi esplosive precedenti.

L’origine stessa dell’esplosione è ancora sconosciuta ma vi sono al riguardo diverse teorie. Potrebbe essere stata l’esplosione di una nova, seppur atipica e abbastanza improbabile. Una nova tipica vede una stella scaricare grosse quantità di idrogeno dagli strati esterni fino a quando non esplode spontaneamente tramite fusione nucleare mettendo in esposizione il nucleo rovente e bruciante. In questo caso, però, V838 Monocerotis non aveva espulso i suoi strati esterni ma era solo cresciuta in dimensioni lasciando però che la temperatura degli strati esterni si abbassasse. L’abbassamento di temperatura degli strati esterni ha fatto sì che la stella non perdesse il suo guscio rendendo l’esplosione molto diversa dalle nove ordinarie.
L’esplosione potrebbe essere stata causata tuttavia anche dall’impulso termico di una stella morente, o da un evento di livello termonucleare di una super gigante massiccia nelle vicinanze, o da un cosiddetto “mergeburst“, un’esplosione causata dalla fusione di due stelle della sequenza principale. L’enorme eco luminosa scatenatasi dall’esplosione stellare potrebbe però essere anche stata causata da un evento di cattura planetario, ossia un evento in cui la stella avrebbe potuto inghiottire letteralmente un pianeta gassoso gigante che orbitano intorno ad essa.

Quello che si è visto con il telescopio Hubble potrebbe dunque rappresentare una nuova fase dell’evoluzione stellare che si vede raramente. Il processo può vantare alcune somiglianze con l’invecchiamento di alcune tipologie di stelle denominate variabili eruttive, in cui la luminosità apparente cambia improvvisamente e in maniera del tutto imprevedibile e non attraverso fasi sequenziali o periodiche.

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