Un gruppo di ricerca composto da Bin Feng, Bruce Liu e Kejia Pan ha dichiarato di aver realizzato un uovo elettronico grazie al quale si potrà sbirciare e reperire dati ambientali all’interno dei nidi degli avvoltoi, un volatile la cui popolazione è in forte calo un po’ in tutto il mondo. L’informazione è stata pubblicata in un articolo pubblicato su IEEE Spectrum,
Poterne sapere di più riguardo la riproduzione e l’alimentazione dei piccoli, potrebbe aiutare i biologi a condividere informazioni su questi spazzini piumati che rappresentano una parte importante del nostro ecosistema.
L’uovo elettronico contiene un piccolo sensore che monitora la temperatura, la pressione e l’umidità per circa 70 giorni.

L’uovo sarà poi in grado di inviare informazioni via wireless ad un terminale computerizzato, posto non molto lontano dal nido, che memorizzerà tutti questi dati. Il sensore principale è naturalmente innestato all’interno dell’uovo che, esteriormente, sembra in tutto e per tutto un uovo di avvoltoio.
Fino ad oggi sono state realizzate solo riprese video grazie a webcam poste vicino ai nidi oppure ad automobiline radiocomandate (dotate di telecamere) ma tutti questi metodi non sono mai stati sufficienti per ottenere dati ambientali dei nidi e dei piccoli avvoltoi. Inoltre risulterà importante reperire i dati ambientali dell’interno del nido per capire come i piccoli crescono e vengono alimentati.
Le prime uova-spia saranno poste in alcuni nidi già monitorati dell’International Centre for Birds of Prey, un parco naturale sito in Inghilterra base di numerose specie di uccelli.

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