Uno nuovo studio avrebbe dimostrato che il cosiddetto Homo di Denisova, una razza di ominidi i cui resti sono stati trovati in una grotta a Denisova, in Siberia, e che differiscono da ogni altra razza di ominide mai trovata, risultava essere molto più eterogeneo a livello genetico dello stesso uomo di Neanderthal.
Gli uomini di Denisova vivevano molto probabilmente nell’area dell’odierna Siberia, nei pressi di monti Altai, e già nel 2008 gli scienziati avevano dissotterrato alcune ossa delle dita e dei denti in una grotta della zona.
Le analisi del DNA in quell’occasione suggerirono che il corpo della ragazza ritrovato condivideva un’origine comune con gli uomini di Neanderthal anche se risultavano genericamente molto distinti da questi ultimi. Uno studio più approfondito dell’Homo di Denisova ha portato poi a scoprire che questa razza di uomini di ha contribuito al 5% del DNA dei genomi degli abitanti dell’attuale Oceania e allo 0,2% dei genomi dei nativi americani e degli asiatici continentali.
Questi incroci dimostrerebbero che gli ominidi di Denisova si sarebbero incrociati più volte con i nostri antenati.
Una ulteriore ricerca riguardo un molare ritrovato nella grotta di Denisova dimostra, inoltre, che i loro denti erano molto più grandi e differenti sia dai nostri che da quelli degli uomini di Neanderthal. Un altro punto a favore della teoria secondo la quale i denisoviani fossero una razza a parte diversa da ogni nostro antenato conosciuto.
Commenta