Uganda. Un pescatore locale cinquantaseienne è riuscito ad ammazzare un coccodrillo gigantesco, di oltre 7 metri e mezzo di lunghezza, dopo che quest’ultimo aveva letteralmente sbranato e divorato la moglie incinta nel mese di novembre. La donna era incinta di due mesi ed era stata uccisa nello scorso mese di novembre sulle rive del Lago di Kyogain, nell’Uganda orientale.
Il pescatore, diventato subito un eroe locale, ha ucciso il coccodrillo con una lancia a circa 1 km di distanza dal punto in cui era stata sbranata la moglie. La notizia è stata diffusa dall’Uganda Wildlife Authority (UWA). Si è capito subito che era il coccodrillo assassino quando, una volta aperto lo stomaco dell’animale, sono stati trovati resti e ossa umane all’interno di esso.
Sempre secondo l’UWA, sono stati uccise più di 30 persone da coccodrilli in Uganda nell’ultimo anno e ciò dimostra quanto questi animali feroci possano essere pericolosi per la popolazione locale, da sempre dedita alla pesca nel Lago di Kyogain.
Sempre secondo le autorità locali, gli attacchi da parte di coccodrilli sono in aumento anche a causa dell’eccessiva attività di pesca da parte dei locali e della conseguente diminuzione di cibo e fa una per gli stessi rettili.
Nonostante l’aspetto minaccioso e la storia che si portano dietro, i coccodrilli non sono tuttavia gli animali più pericolosi per le popolazioni locali. Tra gli animali più pericolosi vi sono ippopotami e i serpenti velenosi. Ma l’animale più mortale tra tutti resta comunque la zanzara, portatrice di malattie virali come la malaria e la dengue, una tipologia di febbre mortale.
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