Una nuova ricerca pubblicata sul Journal of Children and Media ci rivela che la presenza continua in sottofondo delle voci emesse da un televisore potrebbe avere un impatto negativo significativo nello sviluppo delle competenze linguistiche dei bambini.
L’influenza negativa della televisione sullo sviluppo mentale e in particolare del linguaggio dei bambini era stato già analizzato dall’American Academy of Pediatrics. La maggior parte degli studi precedenti si erano però concentrati sull’esposizione diretta al media del bambino e non sul ruolo, altrettanto negativo, che può giocare un televisore acceso per molte ore al giorno anche quando il bambino non è intento a guardarla.

La quantità e la qualità della lingua parlata dai genitori sono caratteristiche da sempre considerate indicative del livello di potenziale delle competenze linguistiche dei bambini. La cosa era già nota era stata dimostrata già da diverse ricerche. Quest’ultima ricerca analizza però il ruolo della televisione nello sviluppo di tali competenze e quanto esso possa risultare negativo ai fini di una migliore costruzione del linguaggio nei primi anni di vita.
Lo studio ha analizzato le interazioni tra vari gruppi di genitori con i loro bambini di 12, 24, e 36 mesi di età. Le sessioni duravano 60 minuti e per metà del tempo venivano disturbate da un televisore acceso che trasmetteva un programma TV. Quest’ultimo non era un programma che aveva come target bambini fino a 36 mesi e fungeva da mero elemento di disturbo per il bambino.

La ricerca ha rivelato che mentre la TV era accesa la quantità di parole e di frasi, così come il numero di nuove parole, che venivano recepite dal bambino erano inferiori rispetto a quando il televisore era spento. Lo studio suggerirebbe dunque che il linguaggio utilizzato dai genitori, importantissimo per lo sviluppo del linguaggio dei bambini, verrebbe fortemente influenzato e disturbato dall’esposizione prolungata al chiacchiericcio proveniente dalla TV.
La ricerca assume inoltre ulteriore importanza quando si vanno a vedere le ore medie giornaliere che i bambini statunitensi di età fino al 24 mesi passano davanti alla TV, o comunque quel periodo di tempo medio durante il quale sono presenti nella stessa stanza dove si trova una TV accesa: bene 5,5 ore. La media non dovrebbe essere molto dissimile se si considerano i bambini di altri paesi occidentali.

Tiffany A. Pempek, una delle autrici dello studio, ha rimarcato l’influenza negativa dei televisori accesi sullo sviluppo del linguaggio infantile. Secondo la relatrice, i televisori dovrebbero stare spenti quando si gioca con il neonato o il bambino. Nonostante sia molto più facile lasciare il pargolo davanti ad uno schermo parlante, sarebbe molto meglio un coinvolgimento attivo da parte dei genitori nel momento del gioco senza un televisore in sottofondo.

Approfondimenti