In una conferenza presso la Camera dei Comitato dei Rappresentanti degli Stati Uniti sulla scienza e sulla tecnologia, gli astronomi del SETI Seth Shostak e Dan Werthimer hanno dichiarato che le possibilità che la vita microbica esista da qualche parte al di fuori della Terra si avvicinano al 100%.
Le probabilità sarebbero così alte a causa della grande numero di pianeti abitabili esistenti (e che nei prossimi anni scopriremo grazie a progetti specifici) e l’unica cosa che ci separa dal momento della scoperta e dell’annuncio sono, essenzialmente, i soldi. Secondo Shostak, La scoperta verrà fatta entro i prossimi 20 anni o anche prima a seconda del finanziamento.
Riguardo alle possibilità che la Terra sia visitata proprio ora, o lo sia stata in passato, da extraterrestri che si nascondono fra noi, Shostak si è dichiarato scettico in quanto i governi mondiali non sarebbero riusciti a mantenere il segreto tanto a lungo.
Lo scienziato ha inoltre dichiarato che “Gli UFO non hanno nulla a che fare con gli extraterrestri. Quando Jules Verne cominciò a scrivere di dischi volanti, tutti hanno iniziato a vedere dischi volanti”. I numerosi annunci di avvistamenti di UFO sarebbero quindi solo un prodotto della nostra immaginazione.
“Prima dei dischi volanti, la gente vedeva gli angeli“, ha dichiarato Werthimer, direttore del Centro di Ricerca SETI presso la University of California, lasciando intendere quanto la gente comune possa risultare influenzabile fino ad arrivare a credere a qualunque cosa. In ogni caso, secondo Werthimer, “sarebbe molto strano se fossimo veramente soli nell’Universo”.
Secondo alcune estrapolazioni dei dati attualmente disponibili, ci sarebbero oltre un trilione di pianeti nella sola via Lattea. Una caterva di luoghi dove la vita può essersi sviluppata proprio come ha fatto sulla Terra. Tutto sta a stabilire la frazione di stelle intorno alle quali orbitano pianeti abitabili, ossia pianeti di tipo terrestre, rispetto alle stelle con pianeti orbitanti non adatti alla vita per come la conosciamo. Secondo i calcoli, una stella con pianeti su cinque disporrebbe di pianeti di tipo terrestre o adatti per la vita.
Tuttavia i due scienziati hanno offerto diverse speranze a tutti coloro che credono agli extraterrestri, dichiarando che le probabilità di una scoperta di vita aliena restano alquanto alte e che esistono vari progetti, anche governativi, al riguardo, primo fra tutti il SETI.
La ricerca di vita aliena sarebbe una delle priorità nazionali statunitensi a livello scientifico. Lo dimostrano, in effetti, i numerosi progetti che stanno nascendo, anche in seno alla NASA, riguardanti la scoperta e le osservazioni di pianeti extrasolari abitabili.
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