Attualmente intorno a Marte orbitano cinque oggetti realizzati dall’uomo e due satelliti naturali. Nel solo 2014, il numero delle missioni con orbiter intorno a Marte è aumentato da tre a cinque. La NASA ha dunque deciso di mettere in piedi un progetto per regolare questo traffico intorno al pianeta affinché gli stessi orbiter non possano scontrarsi tra loro o addirittura entrare nell’orbita di uno dei due satelliti naturali.
Il processo di monitoraggio del traffico intorno al pianeta rosso vanta un nuovo strumento di prevenzione delle collisioni e dà un occhio di riguardo in particolare nei confronti del Mars Global Surveyor, un orbiter lanciato nel 1997, ancora in orbita intorno a Marte ma non più funzionante.

Tutti questi oggetti hanno compiti diversi con orbite che a volte sono più brevi, altro volte si allontanano da Marte avvicinandosi ad aree occupate dalle orbite di altri oggetti. Fino ad ora, secondo Robert Shotwell, ingegnere capo del Mars Program presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA, non ci sono stati grossi problemi in quanto le probabilità di impatti tra gli stessi orbiter sono sempre state molto basse ma oggi, nonostante a livello statistico le probabilità restino ancora basse, è stato deciso di gestire La situazione con maggiore attenzione e di prevenire eventuali rari impatti con manovre anticollisione. Si ricorda che ogni missione con orbiter intorno al pianeta rosso costa miliardi e miliardi di dollari ed un eventuale danno irreparabile causato da uno fortuito impatto farebbe arrabbiare non poco.

Tuttavia il traffico intorno a Marte e la sua gestione restano sempre molto meno complessi rispetto a quella che vige intorno alla Terra intorno alla quale migliaia di oggetti lanciati dall’uomo negli ultimi decenni, funzionanti e non, si avvicinano tra loro pericolosamente ogni giorno con orbite disparate. A questi satelliti artificiali si aggiungono rifiuti spaziali, per lo più componenti hardware dei suddetti staccatisi, che non fanno altro che aumentare i rischi di impatto, i rischi di caduta verso la Terra e il rischio che questi rifiuti possono impattare contro la Stazione Spaziale Internazionale.
Per il prossimo futuro, è previsto un ulteriore aumento di traffico intorno a Marte in quanto altri orbiter verranno lanciati a seguito dell’inaugurazione di diverse missioni che molto probabilmente non saranno gestite dalla sola NASA.

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