2013-La-Fortezza-472x432In futuro sarebbe possibile realizzare una sorta di carcerazione a livello mentale per i condannati. Le persone trattate con questa nuova tecnologia potrebbero, per esempio, scontare 1.000 anni di prigione in sole otto ore; nella loro mente infatti avrebbero trascorso un millennio.

La sostenitrice del progetto, la dottoressa Rebecca Roache, ha affermato che è possibile distorcere, tramite tecniche biotecnologiche, le menti dei condannati e dare loro una sensazione dello scorrere del tempo molto più lenta.

Uno dei metodi per arrivare a ciò sarebbe quello del mind uploading, letteralmente il “caricamento della mente” del condannato in un supporto informatico. Tramite software sarebbe poi possibile rallentare lo scorrere del tempo nella mente informatizzata per poi ricaricare quest’ultima nel cervello del condannato dopo che ha scontato la pena.
In questo modo il cervello del condannato funzionerebbe molto più velocemente di più un cervello normale; i pensieri scorrerebbero a miliardi tra i suoi neuroni ad un ritmo velocissimo il che darebbe la sensazione al condannato di aver trascorso molto più tempo rispetto a quello passato nella vita reale.

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