Una tazza per bere il caffè realizzata con materiali biodegradabili e con vari semi all’interno di questi ultimi in modo che, dopo l’utilizzo, il contenitore possa essere sotterrato affinché possano crescere degli alberi. Il progetto sta tuttora cercando finanziamenti sul sito di crowfounding Kickstarter.
Il problema dell’inquinamento ambientale a causa dell’abbandono sconsiderato di ogni tipo di rifiuto è certamente sentito in molte comunità del mondo. Una delle tipologie di rifiuti che maggiormente contribuisce all’inquinamento dell’ambiente è di sicuro quella relativa ai contenitori di bevande, in particolare alle tazze o ai bicchieri, di solito realizzati con plastica o materiali non biodegradabili, utilizzati per bere il caffè, la bevanda più consumata del mondo.
Si calcola che solo in America si scartino oltre 146 miliardi di bicchieri da caffè usa e getta all’anno.

Il gruppo di persone che si è messo in testa di risanare l’ambiente iniziando a fare qualcosa di pratico si chiama Reduce Reuse Grow e finora ha raccolto più di $ 11.000 su Kickstarter. Secondo Alex Henige, uno dei componenti del gruppo, le tazze realizzate in carta possono essere riciclate solo due o tre volte prima di finire in una discarica. Considerando il grosso numero di tazze di carta utilizzate, va da sé che l’inquinamento ambientale provocato da queste ultime risulti essere davvero grave.
Ed è per questo che il gruppo ha realizzato tazze con semi incorporati che una volta piantati saranno capaci di fare crescere piante e alberi.
Secondo il progetto, le tazze verrebbero riunite, una volta utilizzate, tramite una sorta di raccolta differenziata e poi trasferite presso zone boschive, o comunque lontane dalla città, nello Stato di Washington e in Sudamerica.

Il gruppo ha calcolato che ogni tazza potrebbe essere capace di rimuovere una tonnellata di biossido di carbonio dall’atmosfera ogni anno. Si tratta della tazza di caffè usa e getta più eco-friendly mai creata.
Anche se si decidesse di buttarla via, senza affidarla alla specifica raccolta differenziata che prevede l’invio alle piantagioni, la tazza risulterebbe essere completamente biodegradabile e non avrebbe, dunque, nessun effetto negativo sull’ambiente. Il processo di biodegradazione avverrebbe dopo 180 giorni, dopodiché gli stessi semi incorporati nelle fibre di carta della tazza potrebbero essere capaci di fare da sostanza nutritiva per altre piante o, qualora capitassero le condizioni ideali, potrebbero addirittura innescare un processo di piantagione e la nascita di un nuovo albero (nel caso la tazza fosse, per esempio, gettata via in un ambiente idoneo come un bosco o una zona terrosa).
Potrebbe essere, quest’ultimo, il primo caso in cui disfarsi di un oggetto in un ambiente naturale sarebbe considerato non solo non negativo ma addirittura consigliato.

Video

Approfondimenti