Dettaglio della mappa del mezzo interstellare di una zona della Via Lattea che copre circa 9000 anni luce. Le zone in rosso e in marrone sono quelle più polverose.
Crediti immagine: Sale et al/IPHAS.

La struttura delle nubi di polvere della Via Lattea è stata mappata ad un livello tridimensionale da un gruppo di astronomi internazionale. La zona della Via Lattea mappata è quel disco brillante che si vede nel cielo dall’emisfero Nord della Terra. La mappa sarà presentata al prossimo National Astronomy Meeting che si terrà a Portsmouth il 23 giugno. Lo studio ha permesso la mappatura della polvere e di tutto quello fine materiale che si trova tra le stelle della Via Lattea, il cosiddetto mezzo interstellare, osservando quanta luce viene nascosta dalla stessa polvere cosmica. Per effettuare queste misurazioni, gli astronomi hanno osservato più di 38 milioni di stelle.

I dati utilizzati sono quelli raccolti dall’Isaac Newton Telescope Photometric H-alpha Survey of the Northern Galactic Plane (IPHAS). Secondo il modello, la polvere interstellare viene modificata di continuo da flussi turbolenti che vanno a formare intricate strutture frattali (si parla di scale che vanno da centinaia di chilometri fino a migliaia di anni luce).
Secondo Janet Drew, professoressa alla University of Hertfordshire, la nostra visione della Via Lattea viene letteralmente soffocata dalla polvere cosmica in quanto il sistema solare si trova incastonato nel disco della Via Lattea, in uno dei bracci mediani. Paradossalmente, conosciamo meglio la struttura di galassie esterne, come quella di Andromeda, che la struttura della stessa Via Lattea. Risulta infatti molto difficile rilevare la tipologia di struttura di un così grande ammasso di stelle quando ci si trova al suo interno in una zona, tra l’altro, poco felice per fare osservazioni del tutto.

La mappa 3D risulterebbe dunque molto più utile, rispetto alle usuali mappe in due dimensioni della Via Lattea a cui siamo abituati, nel tracciare con maggiore precisione il braccio di Perseo ed altre strutture interne della galassia.
Secondo Stuart Sale, scienziato capo del team che ha realizzato la mappa, “possiamo vedere un certo numero di caratteristiche specifiche, tra cui la nebulosa Rosetta e la cintura di stelle in formazione nel braccio di Perseo”. La nostra stessa posizione, alquanto negativa per poter fare osservazioni e analisi della struttura della Via Lattea, risulta però allo stesso tempo ottima per ottenere una mappa dettagliata delle polveri e del mezzo interstellare galassie. Le tipologie di osservazioni che ne deriveranno potranno poi essere applicate nelle analisi delle strutture delle galassie esterne.

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