Montpelier, Vermont. Una donna di 31 anni ha sparato in faccia e al petto con una pistola revolver al suo istruttore per le armi da fuoco nel corso di una lezione. Il fatto è avvenuto nei pressi dell’abitazione dell’uomo quarantottenne, nel nord del Vermont, dove gestisce un business relativo alle armi da fuoco e possiede una licenza per la vendita e per tenere lezioni.
Nel corso di una lezione, la donna ha puntato improvvisamente la pistola all’uomo e ha premuto il grilletto colpendolo due volte sulla mascella e una volta all’addome per poi fuggire via.

L’uomo è stato notato ferito a terra dalla madre la quale ha chiamato i soccorsi che hanno poi trasportato l’uomo all’ospedale salvandogli la vita. Secondo gli agenti di polizia, la trentunenne vive in una comunità terapeutica per persone con problemi di natura mentale o problematiche legate all’alcolismo e all’abuso di droghe. Sempre secondo gli agenti, la donna avrebbe mentito agli addetti ai responsabili della comunità quando è uscita per recarsi alla lezione.

L’uomo è stato trovato sul bordo della strada, nei pressi della sua abitazione, in un luogo probabilmente assegnato alle esercitazioni per le lezioni sull’utilizzo delle armi da fuoco. La donna è stata poi arrestata ed è stata incarcerata senza possibilità di cauzione.
Secondo il procuratore, vi era intenzione di nuocere in quanto la donna si era recata alla lezione con un martello, che avrebbe potuto usare per aggredire l’uomo. Inoltre il numero di colpi sparati nei confronti dell’istruttore avrebbe mostrato la premeditazione.
Un episodio del genere mostra ancora una volta quanto sia facile negli Stati Uniti, anche per persone mentalmente disturbate, prendere in mano una pistola o addirittura entrarne legalmente in possesso.

Approfondimenti