Lo sterzo di un’automobile.
By CZmarlin — Christopher Ziemnowicz (Own work) [Public domain], via Wikimedia Commons

Alcuni ricercatori della Chalmers University of Technology hanno rivelato di aver progettato un software capace di prevenire letteralmente come e quando il conducente di un veicolo effettua quelle classiche sterzate inspiegabili e improvvise causa, spesso, di gravi incidenti.
Per quanto possa sembrare fantascienza, il ricercatore Ola Benderius ha dichiarato di aver sviluppato un modello capace di prevedere fino a che punto il conducente sta per girare la ruota proprio nel momento in cui lo stesso conducente inizia il piccolo impercettibile movimento. “È un po’ come prevedere il futuro“, ha dichiarato Benderius.
Un programma del genere porterebbe a diverse nuove applicazioni per i sistemi di supporto computerizzato delle automobili capaci, negli ultimi anni, di rendere sempre più sicuri i nostri veicoli. Ricerche collegate alle reazioni umane durante la guida di un veicolo serviranno inoltre in futuro per decidere quali migliorie dovranno essere apportate ai sistemi veicolari che si affidano sempre di più sull’elettronica e sui computer di bordo che avranno bisogno di software sempre più complessi.

“Immaginate un conducente affaticato sul punto di andare fuori strada. Lui o lei si sveglia improvvisamente e avvia di riflesso una sensibile manovra correttiva: un potenziale errore di valutazione che può portare a qualcosa di molto pericoloso. Dato che siamo ora in grado di prevedere fino a che punto il conducente sta per girare la ruota, i sistemi del veicolo potrebbero essere in grado di identificare tali potenziali errori di valutazione e di intervento, che possono anche significare un grave incidente, nel momento in cui ad esempio la vettura viaggia in avvicinamento ad una zona trafficata”, ha spiegato Benderius.

La squadra di sviluppo ha esaminato oltre 1.000 ore di guida di automobili e camion che hanno portato ad oltre 1,3 milioni di correzioni della sterzata. Ola Benderius e Gustav Markkula hanno scoperto che l’utilizzo dello sterzo non è lineare quando il conducente segue la strada, ma piuttosto il guidatore gira il volante secondo uno speciale modello.

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