Una donna ventinovenne di Wellington , Nuova Zelanda, si è persa nella boscaglia nella zona del Rimutaka Forest Park ed ha passato quasi 24 ore, compresa la notte, al freddo e da sola tra gli alberi in una zona completamente isolata. Ciò che colpisce in questo caso è il fatto che la donna ha ammesso di essersi nutrita del suo latte materno per sopravvivere.
Fortunatamente però, a seguito delle ricerche subito attuate dalle autorità locali, la donna è stata ritrovata già il giorno dopo con l’ausilio di un elicottero ed è stata portata a casa.

La donna ha dichiarato di aver passato la notte riparandosi sotto un cespuglio pensando alla sua famiglia e traendo da questi pensieri la forza per andare avanti dato che non sapeva quando potessero arrivare i soccorsi.
La donna stava praticando del trail running, una tipologia di jogging che si effettua in zone boschive, montagnose o collinari a contatto con la natura e spesso con sentieri impervi. Ad un certo punto ha perso l’orientamento in una zona con diversi alberi e ha compreso che non sapeva più dove andare per tornare a casa.
Con la sua forza d’animo, quindi ha deciso, dato che le ore passavano, di trovare un riparo nei pressi di un cespuglio per poter trascorrere senza conseguenze negative la fredda notte.

Qui ha cominciato a nutrirsi del suo latte materno con il pensiero di sopravvivere per poter ritornare a casa dalla sua figlia di otto mesi che a sua volta aveva bisogno di essere allattata.
Per mantenersi più calda, la donna ha scavato una buca nel terreno ed è riuscita a passare la notte indenne. Il mattino dopo ha ricominciato a camminare e dopo un po’ ha visto i soccorritori che le venivano incontro. Una squadra di 31 persone e tre cani è stata sguinzagliata alla ricerca della donna.

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