Un padre del Tennessee, Stati Uniti, ha deciso di seguire la figlia quando va a scuola tramite un drone equipaggiato con telecamera. L’uomo vuole che la figlia sappia che il papà la stia sempre guardando e che percepisca la sua presenza in modo che possa sentirsi più sicura e non aver paura di eventuali bulli o pericoli a cui possa incorrere lungo la strada.
L’uomo, proprietario di una società di produzione video, ha acquistato il drone diverso tempo prima di questa decisione ma avuto l’idea fuori dal comune di seguire la figlia quando quest’ultima, che ha solo otto anni di età, ha deciso che voleva andare a scuola da sola.

Quando la notizia è diventata virale su Internet, il padre iperprotettivo è stato definito il papà più imbarazzante del mondo. Nel corso di un’intervista l’uomo ha tenuto a precisare che comunque non ha intenzione di seguire la figlia tutti i giorni tramite il drone che svolazza al di sopra della sua testa come un angelo custode.
È la prima volta che un genitore utilizza una nuova tecnologia come quella del drone, oggi divenuta accessibile praticamente a tutti dopo il crollo dei prezzi, come mezzo di controllo forse invasivo nei confronti dei figli.

Se prima erano i cellulari a svolgere la funzione di controllo tramite chiamate vocali (tramite le quali comunque il figlio poteva facilmente mentire dichiarando di trovarsi in un posto invece che in un altro), ora dunque sono i droni equipaggiati con videocamere a ricoprire il ruolo di occhio vigile tramite schermate video che riprendono i figli per poi trasmettere i filmati in presa diretta a casa dei genitori. Un approccio alquanto futuristico e forse un po’ inquietante del rapporto genitori-figli.

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