Segue 1, la galassia fossile la cui evoluzione si è fermata miliardi di anni fa
Categoria: Scienze e tecnologia

Segue 1 risulta ai telescopi quasi invisibile, nonostante sia prossima alla Via Lattea, essendo la sua luminosità molto bassa. La massa risulterebbe comunque molto più alta rispetto al tasso di luminosità globale e ciò ha fatto pensare agli astronomi che gran parte di essa sia costituita da materia oscura.
Segue 1 è una piccola galassia nana che gira intorno alla nostra Via Lattea e si allontana da essa ad una velocità di circa 206 km/s, allungandosi leggermente a causa della forza mareale gravitazionale della Via Lattea.
Cosa c’è di particolare in questa galassia? Secondo gli astronomi, potrebbe essere una delle galassie con al suo interno stelle tra le più vecchie finora osservate o comunque discendenti da stelle vecchissime, formatesi più di 12 miliardi di anni fa. Si crede che la sua evoluzione (intesa principalmente come tasso di formazione stellare) si sia fermata miliardi di anni fa.
A suggerire che l’evoluzione di questa galassia nana si sia praticamente fermata, è il basso quantitativo di metalli pesanti in essa presenti.
Tramite le analisi con il telescopio del Las Campanas Observatory, è stato scoperto che le stelle analizzate contenevano quasi esclusivamente idrogeno ed elio e pochissimi elementi pesanti, tra cui qualche traccia di ferro. Segue 1 Rrisulterebbe quindi la galassia meno evoluta finora osservata in quanto gli elementi pesanti si formano all’interno delle galassie quasi esclusivamente grazie alle supernove, esplosioni che si verificano solo alla fine di un ciclo stellare e che propagano nello stadio circostante gli elementi pesanti di cui sopra. Ad ogni generazione di stelle, quindi, vi sono presenti nelle masse galattiche sempre più elementi pesanti. Il basso livello di Segue 1 farebbe quindi pensare che la formazione stellare di questa galassia si sia fermata alla prima generazione o comunque ad un livello generazionale alquanto prematuro.
Secondo Evan Kirby della University of California, alcune delle stelle di questa galassia nana potrebbero essere direttamente discendenti delle prime stelle formatesi dopo il Big Bang.
Attraverso l’analisi dei componenti delle stelle di Segue 1, inoltre, gli astronomi hanno scoperto che le esplosioni avvenute all’interno di questa galassia riguardavano soprattutto stelle di grande massa, cioè una tipologia di stella che esplode molto più precocemente rispetto alle stelle di piccola massa. Ciò conferma fatto che il tasso di formazione stellare all’interno di questa galassia abbia rallentato o si sia fermato molto presto rispetto alle altre galassie.
A questo punto la domanda sorgerebbe spontanea: perché tale tasso di formazione stellare si è fermato all’interno di Segue 1? Una galassia delle sue dimensioni avrebbe potuto produrre più di un milione di stelle. Una delle cause potrebbe essere la reionizzazione dell’odrogeno, ossia quella fase dello sviluppo dell’Universo dopo il Big Bang durante la quale un gran numero di atomi fu ionizzato dalla radiazione intensa della prima generazione di stelle. Quando poi l’Universo si è raffreddato, si è sviluppato il processo che ha poi portato alla formazione di ulteriori generazioni di stelle.
Il raffreddamento potrebbe però non avere avuto effetto su alcune piccole galassie per le quali la reionizzazione avrebbe troncato molte possibilità sulla via della formazione di nuove stelle. Tuttavia queste è solo un’ipotesi e ulteriori osservazioni dovranno essere fatte per ottenere un quadro più chiaro.
Altre ipotesi potrebbero portare alla tesi secondo la quale Segue 1 fosse una volta molto più grande di quanto è ora e avrebbe poi perso molte delle sue stelle a causa dell’attrazione di altre galassie più grandi, come la Via Lattea intorno alla quale gravita. Inoltre galassie come Segue 1, relativamente piccole e con una bassissima formazione stellare, potrebbero essere la tipologia di galassie più abbondante dell’Universo ma tali galassie sarebbero scarsamente visibili a causa della loro bassa luminosità globale, molto più piccola anche di un tipico ammasso globulare di stelle.
Approfondimenti
- Segue 1: Darkest galaxy yet found contains a treasure trove of 1,000 ancient stars | Mail Online (in inglese)
- YaleNews | Astronomers Discover Most Dark Matter-Dominated Galaxy in Universe (in inglese)
- Segue 1 – Wikipedia, the free encyclopedia (in inglese)
- Tiny ‘Fossil Galaxy’ Could Hold Clues to Early Universe – Segue 1 apparently stopped evolving 13B years ago (in inglese)
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