Rappresentazione grafica della struttura interna degli ostracodi.

Alcuni ricercatori hanno trovato in un sito di fossili australiano lo sperma più vecchio del mondo costituito, tra l’altro, da spermatozoi giganti e da altri organi produttivi eccezionalmente ben conservati.
Lo sperma risale a 17 milioni di anni fa ed appartiene al seme di un gambero degli ostracodi, una specie di piccoli crostacei, lunghi pochi millimetri, vissuti per circa 500 milioni di anni.
Le tracce sono state scoperte presso il sito Bitesantennary nell’aria del Riversleigh World Heritage, Queensland, Australia.

Altra particolarità interessante della scoperta risulta essere la lunghezza degli spermatozoi di questa specie di crostacei che sarebbero lunghi fino a un centimetro e resterebbero arrotolati nel liquido seminale. Ad essere conservati sono stati anche le strutture interne delle cellule che una volta contenevano i cromosomi. Un ulteriore aspetto eccezionale che conferma la grossa importanza di questa scoperta.

Secondo il paleontologo Mike Archer, ricercatore presso l’Università del Nuovo Galles del Sud ed uno dei coautori della ricerca, si tratta del più antico campione di spermatozoi mai scoperto. La scoperta è eccezionale anche per il fatto che non si tratta di ossa o denti, ossia fossili di parti dure o calcaree che di solito imprimono una traccia più resistente o resistono meglio con il passare del tempo e dei millenni, ma di tessuti molli. Ed il fatto che questi tessuti molli si siano conservati per ben 17 milioni di anni risulta essere un fatto più unico che raro; almeno per il momento.

Il sito nel quale sono state scoperte le tracce di spermatozoi una volta costituiva un piccolo lago all’interno di una grotta in un ambiente di foresta pluviale. Tale ambiente era affollato di numerosi pipistrelli (di cui sono state trovate numerose tracce di ossa). Dato che nella grotta sono state trovate numerose tracce di fosforo, gli scienziati hanno compreso che gli ostracodi di cui sono state trovate le tracce sarebbero stati letteralmente seppelliti sotto le feci dei pipistrelli, fossilizzati per milioni di anni. Il processo deve essere durato molto poco per poter favorire la fossilizzazione anche di tessuti molli come lo sperma.

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