Scoperto forse un oggetto di Thorne-Żytkow, la strana tipologia di stella ibrida
Categoria: Scienze e tecnologia
L’oggetto di Thorne-Żytkow rappresenta una classe teorica di stella proposta nel 1975 dal fisico Kip Thorne e dall’astronomo Anna Zytkow. Questi oggetti non sono altro che ibridi di stelle supergiganti rosse e di stelle di neutroni che, a livello superficiale e non chimico, assomigliano molto alle supergiganti rosse normali, proprio come Betelguese.
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Formazione e descrizione dell’oggetto di Thorne-Żytkow
Tale oggetto si formerebbe quando una stella di neutroni, formatasi dalla supernova di un sistema binario con componenti molto ravvicinati, si scontra con una stella, tipicamente una gigante rossa o una supergigante rossa. Si pensa che tali impatti possano verificarsi negli ammass globulari estremamente affollati.
Essenzialmente, la formazione di un oggetto di Thorne-Żytkow vede la supergiganti rossa che inghiotte la stella di neutroni dopo che questa è orbitata a spirale intorno al nucleo della prima.
Gli oggetti di Thorne-Żytkow alle verrebbero alimentate dall’insolita attività delle stelle di neutroni assorbite nel nucleo della supergigante o dalla gigante rossa.
Questa teoria ha fornito il modello per una nuova tipologia di stella mai rilevata in precedenza con una rappresentazione dell’interno stellare del tutto nuova.
La nuova possibile osservazione di un oggetto di Thorne-Żytkow
Un team di astronomi ha osservato, tramite il telescopio di Las Campanas, in Cile, lo spettro di una stella abbastanza particolare (HV 2112 nella Piccola Nube di Magellano) con un evidente eccesso di rubidio, litio e molibdeno. L’abbondanza di tutti e tre questi elementi contemporaneamente ha fatto pensare che la stella fosse in realtà un oggetto di Thorne-Żytkow.
“Sono estremamente felice che la conferma osservativa della nostra previsione teorica abbia cominciato ad emergere”, ha detto Anna Żytkow, dell’Università di Cambridge nel Regno Unito. “Da quando Kip Thorne e io abbiamo proposto i nostri modelli di stelle con nuclei di neutroni, nessuno è stato mai in grado di confutare il nostro lavoro. Se la teoria è il suono, la conferma sperimentale (visiva, ndr) si presenta prima o poi.”
Philip Massey, del Lowell Observatory di Flagstaff, in Arizona, ha dichiarato: “Potremmo, ovviamente, eesserci sbagliati. Ci sono alcune incongruenze minori tra alcuni dei dettagli di quello che abbiamo trovato e quello che la teoria predice. Ma le previsioni teoriche sono abbastanza vecchie, e ci sono stati un sacco di miglioramenti nella teoria da allora. Speriamo adesso che la nostra scoperta possa portare ad un lavoro supplementare sul lato teorico“.
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