La galassia a spirale barrata NGC 1097.
Crediti immagine: ALMA (NRAO/ESO/NAOJ), K. Onishi; NASA/ESA Hubble Space Telescope, E. Sturdivant; NRAO/AUI/NSF.

Un’ulteriore prova della teoria per la quale al centro di ogni galassia vi sia un buco nero di dimensioni mastodontiche è arrivata a seguito dei risultati ottenuti da una squadra di astronomi guidata da Kyoko Onishi. Gli astronomi avrebbero scoperto un nuovo buco nero supermassiccio al centro della galassia a spirale NGC 1097, distante circa 45 milioni di anni luce e visibile nella costellazione della Fornace.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Astrophysical Journal. I dati sono stati prelevati dalle osservazioni dell’Atacama Large Millimeter / submillimeter Array (ALMA) .
Per provare l’esistenza dell’immane buco nero, gli astronomi hanno misurato con precisione la distribuzione e il movimento di due molecole, l’acido cianidrico e il formylium, nei pressi della regione centrale della galassia.

Raffrontando poi i dati con vari modelli matematici, gli astronomi sono riusciti poi a calcolare anche la massa del buco nero supermassiccio equivalente a circa 140 milioni di masse solari.
I risultati ottenuti con questo metodo, non nuovo ma comunque spesso inutilizzato, aprono nuove possibilità per lo studio delle regioni centrali delle galassie a spirale barrate.
“Questo è il primo utilizzo di ALMA per misurare una galassia a spirale o una galassia a spirale barrata. Quando si guardano le osservazioni squisitamente dettagliate di ALMA, è sorprendente quanto bene si adattino a questi modelli collaudati. È eccitante pensare che ora siamo in grado di applicare questa stessa tecnica ad altre galassie simili e capire meglio come questi oggetti incredibilmente enormi influiscano sulle loro galassie ospiti”, ha riferito l’astronomo Kartik Sheth, uno degli autori della ricerca.

Gli stessi a astronomi lasciano intendere che il nuovo metodo verrà utilizzato in maniera più proficua in futuro, non solo con le osservazioni fatte con ALMA. Si potrà, forse, fare la scoperta di buchi neri supermassicci ancora più grandi di quello presente al centro della galassia NGC 1097.

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