Secondo una nota del direttore generale del ministero della salute italiano, Ranieri Guerra, il 10% degli immigrati arrivati in Italia con gli sbarchi via mare erano infetti con la scabbia. Ossia 4.700 casi di scabbia sui 46.000 arrivi via mare.
Ranieri Guerra al contempo però precisa che non ci sarebbe nulla di preoccupante in ciò in quanto la scabbia oggi può essere facilmente trattata con medicinali a basso costo e i numeri non risulterebbero un pericolo per l’Italia e per gli italiani.
Nel 2014 erano state scoperti invece, su 140.000 immigrati arrivati in Italia, 2262 casi di scabbia, circa 80 tipologie di febbri di varia natura e un centinaio circa di patologie respiratorie.
Sempre secondo il ministero della salute, con la fine della missione Mare Nostrum, organizzata dall’Italia per contrastare i flussi migratori provenienti dall’Africa, sarebbero aumentati anche il numero di immigrati irregolari infetti da malattie tra cui la scabbia. Sempre secondo il ministero, l’aumentare di casi di scabbia risulterebbe “fisiologico” a causa delle condizioni con le quali gli immigrati arrivano nel bel paese, ossia ammassati a decine e decine in imbarcazioni piccole e male equipaggiate.
Il ministero della salute ha richiesto inoltre l’assunzione di altre 60 medici di confine che possano essere trasferiti in particolare in Sicilia, uno dei principali punti di sbarco degli immigrati provenienti dall’Africa.
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