Robot pericolosi per il futuro dell’umanità? Rischio reale per Elon Musk
Categoria: Scienze e tecnologia
Elon Musk, imprenditore e informatico, co-fondatore di PayPal e SpaceX e direttore esecutivo di Tesla Motors e SolarCity, ha rilasciato un’intervista a CNBC in cui ha dichiarato che il pericolo riguardante il diffondersi di robot potenzialmente pericolosi per il futuro dell’umanità è concreto e reale.
Musk, che ha da poco annunciato la sua partecipazione ad una società impegnata nella ricerca sull’intelligenza artificiale, chiamata Vicarious, si rivela molto poco ottimista riguardo al progresso dell’intelligenza dei robot e a come questi potrebbero utilizzarla in futuro per scopi non benefici nei confronti dell’umanità.
Tale evenienza potrebbe essere non così fantascientifica come sembrerebbe a prima vista. Nei film della serie Terminator, un sistema informatico, denominato Skynet, originariamente costruito dai militari, diventa consapevole di se stesso e comincia a combattere l’umanità servendosi di robot costruiti in serie in fabbriche preposte.
Il concetto secondo cui le intelligenze artificiali computerizzate, tramite un’evoluzione tecnologica sempre più rapida, potrebbero un giorno influire sul destino stesso dell’intera umanità si sta allontanando sempre più, negli ultimi anni, dalla fantascienza per aderire al mondo reale. Pochi giorni fa, un chatbot, denominato dai suoi creatori Eugene Goostman, avrebbe superato il test di Turing, raggiungendo quello che è da sempre considerato come uno dei passi epocali per l’intelligenza artificiale in generale.
Secondo Musk, l’umanità dovrebbe assicurarsi che i risultati ottenuti con l’avanzamento progressivo del livello dell’intelligenza artificiale risultino benefici e non malefici per la razza umana. Con un tono scherzoso (ma non troppo, visto che collabora a diverse missioni spaziali, tra cui una indirizzata sul pianeta rosso) ha dichiarato che, qualora non ci fosse più speranza e i robot si fossero un giorno impadroniti della Terra, un’ultima opzione potrebbe essere una fuga su Marte da parte dei sopravvissuti per tenere in vita il genere umano.
In ogni caso, anche con una eventuale fuga spaziale, le minacce tecnologiche non sarebbero affatto terminate dato che l’intelligenza artificiale potrebbe inseguire abbastanza facilmente i sopravvissuti costruendo, per esempio, in serie bombardieri spaziali che non necessiterebbero neanche di effettuare un approdo fisico sul pianeta rosso ma si limiterebbero ad annientare dall’alto le eventuali colonie umane.
L’obiettivo principale nel campo dell’IA, resta, tuttavia, quello di costruire un computer che può pensare come una persona, possibilmente emulando il cervello umano. Anche se inizialmente la tecnologia viene utilizzata in nome del progresso, e quindi per fare del bene all’umanità, ciò non vuol dire che questa stessa tecnologia non possa intraprendere, un giorno, una curva di progresso autonoma e sfuggire al controllo della stessa umanità, cioè del suo creatore.
Una visione del genere si avvicina, anche se non combacia del tutto, al concetto di singolarità tecnologica che però si basa su una visione molto più rosea e promettente del futuro dell’umanità.
Approfondimenti
- Even SpaceX’s Elon Musk Fears ‘Terminator’ Robot Apocalypse – NBC News.com (in inglese)
- First on CNBC: CNBC Transcript: SpaceX CEO Elon Musk Speaks with CNBC’s “Closing Bell” (intervista integrale, in inglese)
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