Una rivista per uomini tedesca ha stampato un’edizione speciale utilizzando inchiostro ed un infuso fatto a base di sangue sieropositivo. Il numero delle copie si aggirerebbe sulle 3000 unità. Vangardist Magazin, questo il nome della rivista, ha utilizzato il sangue donato da tre uomini che convivono con il virus nel tentativo di innestare discussioni relative alla paranoia sociale riguardo al sangue infetto da HIV.
La campagna pubblicitaria è stata portata avanti dall’agenzia Saatchi & Saatchi Switzerland. Ogni copia è avvolta in plastica cellofanata con una nota che recita: “rompi il sigillo e contribuisci ad interrompere lo stigma“.

Secondo il direttore creativo dell’agenzia pubblicitaria, con questo progetto, assolutamente unico nel suo genere, si vuole rompere il tabù riguardo all’argomento della sieropositività stampando ogni parola e ogni simbolo delle pagine della rivista con il sangue di persone sieropositive. In questo modo, con il solo prendere in mano la rivista, i lettori romperanno subito il tabù.
Gli stessi responsabili editoriali della rivista e dell’agenzia pubblicitaria ci tengono a precisare che la rivista sarebbe al 100% sicura e che lo sfogliare le pagine non presenterebbe alcun rischio di infezione secondo guide precise stabilite dall’Università di Innsbruck.

Secondo Jason Romeyko, direttore creativo dell’agenzia pubblicitaria, la regione del diffondersi dell’AIDS sarebbe da attribuirsi al fatto che nessuno ne parla più. Sempre secondo il direttore, il virus, dopo una certa quantità di minuti al di fuori del corpo, si decompone risultando, dunque, non dannoso per l’organismo.
Secondo il direttore editoriale della rivista, una grossa percentuale di casi di sieropositività da HIV sarebbe causata dalla stigmatizzazione sociale associata con il virus e dal ritardo con cui si rileva la presenza dello stesso.

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