Gli scienziati della NASA stanno ancora tentando di risolvere il mistero di due punti luminosi e luccicanti improvvisamente apparsi sulla superficie del pianeta nano Cerere. Una nuova sequenza di immagini è stata scattata dalla sonda Dawn della NASA, il 3 e 4 maggio 2015 da una distanza di circa 13.600 km.
Queste nuove immagini ad alta definizione hanno fatto inoltre comprendere che queste macchie, situate all’interno di un cratere nell’emisfero settentrionale, sono in realtà composte da punti luminosi più piccoli.

La natura di queste piccole macchie luccicanti resta tuttora sconosciuta ma si sospetta che possano essere dovute alla luce solare riflessa da strati superficiali ghiacciati o, meno probabilmente, di depositi salini. Di questo parere è anche il ricercatore principale della missione Dawn, indirizzata proprio allo studio del pianeta nano-asteroide tramite la sonda a motori ionici omonima, presso la University of California, Los Angeles, Christopher Russell.
La natura dei punti luminosi sarà molto probabilmente presto rivelata quando la sonda si posizionerà su una nuova orbita il 6 giugno ad una distanza di soli 4.400 km, ossia tre volte più vicino dell’orbita attuale. Molto probabilmente la sonda, a quel punto, confermerà le ipotesi correnti.

Le reazioni dei complottisti riguardanti la possibile origine artificiale delle luci, create in qualche modo da esseri extraterrestri tecnologicamente avanzati, non si è fatta aspettare. I luccichii rappresenterebbero, secondo i complottisti, la prova di vita aliena intelligente su Cerere, considerato il più grande degli asteroidi nella fascia tra le orbite di Marte e di Giove.
La missione Dawn chiarirà non solo la natura di questi misteriosi punti di luce ma fornirà altresì ulteriori dettagli riguardanti quello che è ormai considerato dalla maggior parte degli astronomi un vero e proprio pianeta nano.

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