Pseudis paradoxa è una rana del tutto particolare in quanto è uno dei pochi animali al mondo a poter vantare un ritmo di crescita che va all’incontrario. Da girino, la piccola rana può crescere fino a una lunghezza di oltre 25 centimetri ma, una volta raggiunta la maturità, il suo corpo si accorcia assestandosi su una lunghezza di soli sette centimetri circa. Da qui il nome scientifico, che è già tutto un programma, di Pseudis paradoxa o anche rana paradossale (rappresentante del genere definito delle rane arlecchino) ad evidenziare il paradosso relativo alla crescita.

Quando sono girini, queste rane crescono raggiungendo una dimensione davvero speciale potendo superare anche i 25 o i 30 cm, una lunghezza di tutto rispetto se consideriamo le dimensioni usuali dei girini e che viene raggiunta nel giro di quattro mesi dopo la nascita attraverso un processo di vera e propria metamorfosi. Tuttavia, una volta trasformatesi in adulti, le rane della specie Pseudis paradoxa, oltre a smettere di crescere a seguito del raggiungimento della maturità fisica, si accorciano letteralmente fino al rimpicciolirsi e ad assumere le classiche sembianze di una tipica piccola rana tropicale con un corpo grande dai 4 ai 7 cm, ossia circa un quarto della dimensione originale. Esattamente l’opposto di quanto avviene per quasi ogni forma di vita sulla Terra.

Creature notturne, le rane paradossali si nutrono di larve, piccoli insetti e altri piccoli invertebrati trascorrendo la maggior parte della vita in acqua. Queste rane si trovano spesso nelle zone acquose e lagunari del nord dell’Argentina e, in generale, del sud dell’Amazzonia, in particolare nelle zone del bacino del fiume Magdalena in Colombia.
Una volta deposte le uova, queste ultime si schiudono facendo fuoriuscire i piccoli girini che, nel giro di soli quattro mesi, si sviluppano enormemente per per poi perdere lentamente quasi tutta la massa corporea assestandosi sui 4-5 cm di grandezza.
In passato sono stati effettuati esperimenti su queste tipologie di rane per la produzione di farmaci animali che accrescono la produzione di insulina naturale. L’accrescimento non provocherebbe effetti collaterali particolari sugli organi e sui tessuti.


Immagini: Wikimedia Commons.

Video


Approfondimenti