La polizia giapponese ha presentato, nel corso di un video caricato anche su YouTube, un drone progettato per catturare altri droni con una rete, proprio come se fosse un pesce. Il drone sarà presto implementato per catturare o eliminare droni sospetti o che entrano in uno spazio aereo proibito.
Le unità di polizia in vari luoghi significativi importanti di Tokio saranno dunque equipaggiati con questi droni già a metà dicembre.

Secondo un rappresentante dell’ufficio di sicurezza del Dipartimento di polizia giapponese, gli attacchi terroristici con droni che trasportano esplosivi sono una probabilità concreta e si spera, con questa nuova metodologia di approccio, di poter difendere meglio le istituzioni e in generale la nazione anche dai peggiori scenari a sfondo terroristico.
Inizialmente sarà distribuito alla polizia solo un drone cattura-droni. Esso sarà lanciato solo quando verrà individuato un drone che entrerà in uno spazio aereo proibito oppure che effettuerà manovre o azioni non conformi alle leggi o agli avvertimenti della stessa polizia.

Il funzionamento si rivela alquanto semplice, almeno all’apparenza: il drone dispone di una rete di 3×2 metri che penderà letteralmente dalla parte inferiore dell’esacottero. Sorvolando superiormente il drone sospetto, quest’ultimo verrà letteralmente catturato e resterà impigliato nella rete non potendo più far funzionare le eliche e finendo letteralmente nel sacco. In questo modo, il drone verrà catturato in volo senza il pericolo che possa precipitare a terra con notevoli conseguenze nel tratto nel caso trasporti elementi esplosivi o comunque dannosi a livello chimico.

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