Prevedendo un repentino declino nell’estrazione e nell’utilizzo del petrolio greggio, un architetto olandese e tre designer hanno analizzato le modalità con le quali possono essere sfruttate le petroliere in disuso abbandonate nei porti, in particolare in quelli del Golfo Persico. Secondo l’incredibile progetto messo in piedi dai quattro, queste enormi navi potrebbero essere trasformate in villaggi galleggianti perfettamente funzionanti sotto il profilo della abitabilità e con tutti i comfort.
Il progetto prevede la costruzione di villaggi atti ad essere utilizzati per scopi di intrattenimento o culturali, come villaggi museali o turistici.
L’obsolescenza delle petroliere potrebbe essere inoltre accelerata dalla futura installazione di tubazioni transatlantiche.

Per risolvere il problema riguardante le centinaia o forse migliaia di petroliere che in pochi anni saranno abbandonate e non smantellate per l’alto costo che quest’operazione comporta, gli architetti hanno messo in piedi un vero e proprio progetto denominato Black Gold Project.
Secondo gli architetti, l’enorme corpo interno della nave sarebbe adatto ad ospitare intere comunità con vari servizi come alberghi, musei, centri-congresso e cinema o teatri. Le doppie pareti in acciaio, tipiche delle petroliere e dei serbatoio in cui viene stoccato l’oro nero, sarebbero perfette per creare un microclima interno che potrebbe permettere soggiorni anche lunghi.

Il ponte potrebbe essere ristrutturato in modo da poter accogliere un fondo di vetro con una piscina sottostante e un percorso panoramico per pedoni e visitatori delle eventuali strutture museali che l’enorme nave galleggiante potrebbe ospitare.
Ovviamente si tratta solo di prototipi progettuali ma gli architetti e i designer sono alla ricerca di sponsor che possano permettere di poter realizzare un giorno un’opera galleggiante del genere.

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