Una ricerca pubblicata sulla rivista Current Biology il 1° giugno ha rivelato la scoperta di alcuni membri femminili di una specie di pesci sega a rischio di estinzione che partoriscono piccoli senza essersi accoppiati. L’incredibile scoperta, secondo ricercatori, risulterebbe importante perché sarebbe la prima volta che un vertebrato che normalmente si riproduce a livello sessuale in natura, si riproduca senza l’atto.
In precedenza, infatti, prove di riproduzione senza accoppiamento si erano verificati con particolari rari fenomeni denominati partenogenesi, avvenuti soprattutto con esemplari tenuti in cattività. Nessuno aveva idea che un fenomeno del genere potesse avvenire anche nel mondo selvatico con questa facilità.
Secondo la ricerca, capitanata da Demian Chapman della Stony Brook University di New York, il 3% di pesci sega analizzati (esemplari della specie Pristis pectinata) nel loro ambiente naturale si riproducevano attraverso partenogenesi. Potrebbe essere il primo caso in cui una specie in forte pericolo di estinzione riesce a sopravvivere riproducendosi senza neanche accoppiarsi, anche se gli stessi ricercatori sono del parere che, nonostante questi sforzi al di fuori del comune, la sorte della specie sia oramai segnata. Gli esemplari analizzati sono endemici in particolare del sud della Florida.
Attraverso analisi del DNA, i ricercatori hanno scoperto che i membri femminili si riproducevano senza accoppiamento. Di solito tale fenomeno si verifica quando un uovo non fecondato assorbe una cellulla sorella geneticamente identica e di solito la prole risultante non sopravvive.
Eppure gli esemplari derivanti da partenogenesi analizzati dai ricercatori sembrano essere in perfetta salute. Questi esemplari sono stati etichettati e rilasciati e verranno ulteriormente studiati in futuro.
“La patogenesi occasionale può essere molto più comune nelle popolazioni di animali selvatici di quanto abbiamo mai pensato”, riferisce Kevin Feldheim del Field Museum di Chicago, dove sono state condotte le analisi del DNA.
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