Softbank, un’azienda giapponese, ha presentato, nel corso di una conferenza stampa, Pepper, un robot che, secondo i creatori, sarebbe capace di leggere le emozioni umane e a sua volta di emozionarsi. Il robot disporrebbe di tutte le capacità e le caratteristiche necessarie per poter instaurare una sorta di amicizia con il suo proprietario.
Il robot, progettato dall’azienda francese specializzata nella robotica Aldebaran e finanziato dalla Softbank, comincerà ad essere commercializzato in Giappone all’inizio del 2015 per un prezzo stimato in 1.930 dollari.

Descrizione del robot

Secondo i creatori, il robot vanta un “motore emozionale” (emotional engine) con il quale sarebbe capace di comunicare con il suo proprietario o con la famiglia che lo ha adottato svolgendo anche diversi compiti. Il suo sistema di intelligenza artificiale è basato sulla cloud e permette di analizzare gesti, espressioni e toni di voce.
Il robot e alto poco più di 1 metro e 20, pesa poco più di 27 chili e dispone di 20 piccoli motorini capaci di stimolare movimenti umani, intesi a ricreare emozioni o espressioni, tra cui quelli della testa, delle braccia, delle mani, degli occhi e degli arti inferiori.
Sul frontale, vanta un display da 10 pollici tramite il quale si può programmare il dispositivo interno al robot e si può accedere alla nuvola in rete, dalla quale si possono scaricare aggiornamenti o altre informazioni.
Il robot non è bipede e dispone, nella parte inferiore, di un sistema di spostamento basato sul rotolamento.

Le dichiarazioni di Masayoshi Son

Nel corso della conferenza stampa, Masayoshi Son, CEO di Softbank, ha lasciato intendere che in futuro i robot diverranno un elemento chiave nella vita delle persone. A tal proposito ha dichiarato: “Negli ultimi 25 anni ho creduto che i computer avrebbero un giorno funzionato come fa il cervello delle persone, compresa quella parte che controlla emozioni e sensibilità. Sono orgoglioso di presentare il primo robot in grado di leggere le emozioni. Pepper segna un piccolo passo nel nostro sogno di fare un robot in grado di capire i sentimenti di una persona, per poi agire autonomamente. Tra 100, 200 anni o 300 anni, la gente probabilmente ricorderà questa giornata come un giorno storico in cui i computer sono stati modificati.”
Secondo i progettisti, Pepper è dotato di diversi sensori grazie ai quali riesce a monitorare l’ambiente circostante e a capire ciò che sta succedendo prima di prendere decisioni indipendenti.

Apprendimento condiviso in rete

Il robot dispone di un collegamento ad una rete informatica, una sorta di cloud, grazie alla quale ogni singolo apprendimento di un robot può essere “scaricato” da tutti gli altri  esemplari. Un sistema del genere potrebbe fornire una curva di apprendimento praticamente senza limiti.
Secondo l’azienda, un giorno centinaia di migliaia di Peppers impareranno queste emozioni nelle case della gente per poi condividere questi dati con altri robot per accelerare la loro evoluzione. Ad esempio, se un robot imparerà, nel corso di una festa di compleanno, a cantare la canzoncina di auguri e a fare il gesto di soffiare sulle candele, tutti gli altri robot collegati alla nuvola potranno essere capaci di simulare gli stessi gesti senza averli mai visti prima. Un metodo di apprendimento probabilmente rivoluzionario.

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