Recuperare biciclette rubate è da sempre una delle cose più difficili in quanto questi mezzi di trasporto non sono catalogati in alcun modo e reperirli, una volta persi o una volta che si è stati derubati, risulta quasi impossibile. In aiuto di tutti i ciclisti terrorizzati dal non poter più ritrovare la propria bici una volta che è stata parcheggiata, arriva Cycle Connected che ha realizzato una coppia di pedali smart capaci di localizzare a livello satellitare la bicicletta una volta che questa è stata smarrita o è stata oggetto di furto.
Inoltre i pedali sono capaci di connettersi ad Internet del tutto autonomamente (che abbiate con cui o meno uno smartphone o un dispositivo mobile) per caricare i vari dati poi reperibili dall’utente attrezzo qualsiasi dispositivo capace a sua volta di collegarsi ad Internet.

La start-up francese dunque ha realizzato quello che può essere considerato un vero e proprio antifurto satellitare per biciclette grazie a pedali dotati di unità GPS capaci di localizzare la bici in qualsiasi parte del mondo essa si trovi. Inoltre, nonostante i pedali si montino in pochi minuti, smontarli risulta assai difficile in quanto ci vuole una chiave speciale fornita con i petali stessi. Una soluzione ideale per biciclette da corsa o per biciclette elettriche particolarmente costose la cui eventuale perdita costituirebbe un danno non da poco.
I pedali smart non hanno la sola funzione di localizzazione satellitare ma possono anche registrare record di velocità, tracciati percorsi, livelli di pendenza e dal ciclista.

Tutte le informazioni registrate dai pedali vengono inviate al cloud che possono poi essere controllate e scaricate tramite qualunque smartphone o tramite computer.
Altra genialata riguarda il fatto che i pedali, costruiti in parte in alluminio, non hanno bisogno di essere ricaricati e non hanno dunque alcuna batteria in quanto reperiscono l’energia necessaria dallo stesso movimento della pedalata.
I pedali smart saranno presentati alk’International CES (Consumer Electronics Show) di Las Vegas.
Un altro passo avanti verso l’Internet delle Cose.

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