Un pacemaker grande quanto un chicco di riso è stato testato e impiantato su una settantunenne inglese, Joan Smith. Quest’ultima risulta la prima persona in assoluto a poter essere equipaggiata con questo dispositivo. La donna, che già in passato aveva tentato due volte di farsi innestare un pacemaker, dichiara che per lei è cominciata una nuova vita. La donna soffre di cardiomiopatia, un’aritmia cardiaca che crea notevoli disagi, in particolare l’affanno.
“Mi sento come se fossi una donna nuova”, dichiara la donna che aggiunge inoltre di non sentire più quella sensazione di affanno che le rendeva la vita quasi impossibile in precedenza.

Negli ultimi vent’anni, il cuore della donna è stato stabilizzato con una serie di farmaci ma l’anno scorso le era stato riferito che c’era la possibilità di poter attestare un nuovo dispositivo, un pacemaker piccolissimo, della grandezza di un chicco di riso.
La donna ha accettato l’intervento chirurgico. L’intervento prevedeva l’innesto del dispositivo direttamente nel tessuto che riveste la camera sinistra del cuore.
Il pace-maker riesce ora a controllare le varie aritmie cardiache tramite una serie di impulsi elettrici a bassa energia (il tutto ovviamente wireless, senza fili).

La riuscita dell’operazione fa ben sperare per tutti i pazienti che hanno bisogno di un pacemaker ma che, per un motivo o per un altro, non possono vedersi innestato un dispositivo tradizionale.
L’operazione è avvenuta al James Cook University Hospital di Middlesbrough, nel mese di febbraio. La donna è sposata con un settantacinquenne e ha cinque nipoti.

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