Grazie ad una speciale fotocamera operante nell’ultravioletto estremo, un gruppo di astronomi è riuscito ad ottenere un’immagine eccezionalmente nitida di un Moss solare, una caratteristica formazione luminosa sulla superficie del sole la cui comprensione potrebbe forse portare a capire alcuni misteri tra cui quello legato alla forte differenza tra la temperatura superficiale della corona solare che risulta essere molto più alta dello strato sottostante.
I risultati saranno presentati al National Astronomy Meeting, che si terrà tra il 23 e il 26 giugno a Portsmouth.
La strumentazione utilizzata è stata quella dell’High Resolution Coronal Imager (Hi-C), un piccolo telescopio spaziale specializzato nell’osservazione della corona solare che operò nel corso di un singolo lancio l’11 luglio 2012. Le immagini ottenute dalla strumentazione sono considerate le foto scattate al Sole a più alta risoluzione.
Nel corso del volo sub-orbitale, la fotocamera della strumentazione era stata centrata su una regione che mostrava un campo magnetico particolarmente forte e nella quale vi era in corso il cosiddetto Moss, zone della corona particolarmente brillanti che emettono prevalentemente raggi X. L’analisi del Moss ha permesso di stilare diverse teorie riguardanti gli eventi che riscaldano a tali livelli la corona, che può raggiungere i 2 milioni di gradi Celsius, una temperatura molto più alta rispetto allo strato sottostante attestata di solito sui 5500 gradi Celsius.
Ad esempio è stato compreso che il campo magnetico del sole gioca un ruolo chiave in processi del genere. Misurando le proprietà del Moss per la prima volta, gli scienziati hanno scoperto che gli elementi magnetici in esso presenti risultano altamente dinamici e si scuotono letteralmente a velocità che arrivano fino ai 16.000 km/h.
Secondo James McLaughlin, questo nuovo studio è importante perché dimostrerebbe che le onde magnetiche svolgono un ruolo fondamentale nella riscaldamento dello strato esterno coronale del sole. Tuttavia, a causa della breve durata dell’analisi del fenomeno (l’Hi-C però solo per pochi minuti), ulteriori studi nel campo potranno permettere di comprendere in maniera approfondita tali interessanti fenomeni.
Approfondimenti
- Solar moss shakes at 16,000 km an hour (in inglese)
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