La nuova tecnologia è stata sviluppata presso l’Università di East Anglia (UEA) e, secondo i ricercatori impegnati nel progetto, potrebbe un giorno aiutare le persone con disturbi del linguaggio o dell’udito oppure tutti coloro impegnati nella risoluzione di casi legati ad atti criminosi.
Il sistema di riconoscimento vocale è stato creato dalla ricercatrice Helen L. Bear e dal professor Richard Harvey della School of Computing Sciences della UEA e promette di aiutare a leggere ciò che una persona sta dicendo interpretando solo il movimento delle labbra e della bocca, anche senza l’apporto dell’audio. I primi risultati sono già stati presentati in occasione della Acoustics, Speech and Signal Processing (ICASSP) tenutasi a Shanghai il 25 marzo scorso.
“Stiamo ancora imparando la scienza del linguaggio visivo e ciò che la gente ha bisogno di sapere per creare un modello di riconoscimento infallibile per la lettura labiale, ma questo sistema di classificazione migliora i precedenti metodi di lettura labiale utilizzando un nuovo metodo di training per i classificatori”, riferisce la dottoressa Bear.
La stessa ricercatrice aggiunge che una tecnologia del genere potrebbe aiutare in una vasta gamma di situazioni, dalle indagini penali fino al puro intrattenimento. Ad esempio questa tecnologia potrebbe essere utilizzata per scoprire cosa gli sportivi o i calciatori dicono sul campo senza, ovviamente, potete ascoltare direttamente la loro voce.
Gli stessi ricercatori lasciano però intendere che ci sono ancora molti miglioramenti da apportare e che tuttavia lo scopo principale è quello di aiutare tutte quelle persone con disabilità uditive.
Un software o addirittura una macchina per la lettura labiale, piccola in dimensioni e portatile, potrebbe creare un vero sistema di riconoscimento, facile ed intuitivo, per tutti i non udenti.
La lettura labiale è sempre stato uno dei compiti più difficili per quanto riguarda gli scopi dell’intelligenza artificiale e non molti progressi sono stati fatti in questo determinato campo negli ultimi anni.
Addestrare macchine e software a riconoscere l’aspetto e la forma oltre che il movimento delle labbra umane, risulta ancora molto difficile, tuttavia queste ultime ricerche lasciano ben sperare.
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