La NASA ha sperimentato con successo una nuova tecnologia basata su raggi laser per scambiare messaggi dalla Terra verso l’orbita terrestre bassa o oltre. Il messaggio relativo al test effettuato, “Hello World!”, è stato spedito dalla Stazione Spaziale Internazionale alla NASA in Florida e rappresenta il primo del suo genere ad utilizzare la tecnologia OPALS (Optical Payload for Lasercomm Science).

La trasmissione ha utilizzato una banda di 175 megabit e il passaggio a questa nuova tecnologia può essere paragonato, in termini di larghezza di banda, al passaggio che c’è stato dal dial-up alla DSL su Internet.
Secondo Matt Abrahamson, che guida il progetto OPALS presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA, risulterebbe incredibile vedere questo magnifico fascio di luce proveniente dalla nostra piccola stazione spaziale. Il modulo con la relativa tecnologia era stato lanciato tramite uno SpaceX Dragon e installato sulla Stazione Spaziale all’inizio della primavera. “Siamo ansiosi di sperimentare OPALS nei prossimi mesi, nella speranza che i nostri risultati possano portare ad una capacità di comunicazione ottica per le future missioni di esplorazione dello spazio profondo”, ha dichiarato il ricercatore.

La nuova tecnologia potrebbe permettere in futuro maggiore larghezza di banda che potrebbe risultare fondamentale per quei tipi di comunicazione con veicoli spaziali, in orbita intorno alla Terra o avventuratisi anche più lontano, le cui quantità di dati risultano essere sempre più massicce e possono incorrere sempre più spesso in colli di bottiglia fatali.
L’attuale strumentazione, che si basa sui raggi laser, risulta essere da 10 a 1.000 volte superiore rispetto alle comunicazioni spaziali tradizionali che si basano sul classico spettro elettromagnetico.
In una visione più a lungo termine, per un eventuale missione su Marte tale tecnologia potrebbe risultare fondamentale omde acquisire un miglioramento vitale nelle comunicazioni tra la Terra e gli astronauti approdati sul pianeta rosso.

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