Netflix debutterà anche in Italia entro la fine dell’anno. La società ha pubblicato il programma di espansione nei prossimi mesi che vede il debutto, Tra l’altro, anche in altri paesi europei come il Portogallo e la Spagna. Il noto servizio che offre contenuti di intrattenimento in streaming di caratura oramai mondiale ha deciso quindi di allargare il proprio bacino di utenza rivolgendosi ad altri tre importanti paesi.
L’annuncio, pubblicato sabato, fa parte di un programma a lungo termine che vede la società espandersi in ben 200 paesi nel giro di soli due anni.
Solo nello scorso anno, la società si è allargata offrendo il proprio servizio in streaming in paesi europei quali la Germania, la Svizzera, la Francia, l’Austria, il Belgio e il Lussemburgo.

Anche gli utenti italiani, quindi, saranno in grado, a partire da ottobre, di poter sottoscrivere il servizio di Netflix di poter guardare varie selezioni di serie televisive e film per la tv e per il cinema attraverso lo streaming tramite Internet su vari dispositivi, tra cui televisori, computer desktop, smartphone, tablet ed altri dispositivi mobili.
I servizi in streaming di Netflix sono già disponibili in 50 paesi in tutto il mondo di cui 13 fanno parte dell’Europa. La decisione di espandersi ulteriormente e di dare un’accelerata al tentativo di allargarsi in molti altri di paesi viene dopo un leggero rallentamento nel processo di crescita negli Stati Uniti dove il servizio in streaming di Netflix Sembra aver raggiunto la maturità avendo rimodellato le abitudini di milioni di persone in relazione allo sfruttamento dei contenuti di intrattenimento quali film e serie tv.

Per quanto riguarda le tariffe mensili nessun accenno è stato fatto dalla società americana al riguardo ma si crede che i prezzi non dovrebbero variare di molto da quelli relativi alle offerte già presenti in altri paesi europei dove i contenuti in streaaming vengono offerti ad un prezzo medio di circa 8 euro al mese.
Qualora la società ottenesse anche in Italia il successo che ha avuto negli Stati Uniti ed in altri paesi, si prospetterebbe pure nel Bel Paese un notevole cambiamento delle abitudini di molti utenti che sono soliti guardare contenuti di intrattenimento alla televisione oppure al cinema.

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