Nera sta con marito bianco in macchina, scambiata per prostituta da polizia
Categoria: Notizie assurde
Pretoria, Sudafrica. Una donna di colore che si trovava in macchina insieme a suo marito, un uomo bianco, è stata accusata di essere una prostituta dalla polizia che avrebbe addirittura arrestato i due per pubblica indecenza. I due coniugi hanno citato in giudizio il corpo di polizia locale ed hanno ottenuto un rimborso con una somma equivalente a circa 4000 dollari per danni morali.
Nonostante la coppia non stesse facendo altro che parlare all’interno dell’autovettura, la polizia li ha accusati di pubblica indecenza e li ha portati al più vicino commissariato di polizia per accertamenti e per rinchiudere in una cella.
La donna ha riferito, nel corso delle udienze, di non aver mai dimenticato un’esperienza tanto umiliante che l’avrebbe addirittura portata ad essere rinchiusa per diverse ore in una cella.
Nonostante i due avessero spiegato a più riprese agli agenti di polizia che non stavano facendo altro che parlare, sono stati arrestati e portati di prepotenza al commissariato.
I due coniugi hanno dichiarato inoltre di essere stati malmenati nel corso del movimentato arresto. Il fatto sarebbe avvenuto a giugno del 2008 quando la coppia, che allora aveva diversi problemi coniugali, era andata a cena.
Dopo la serata passata al ristorante, i due coniugi avevano deciso di sostare per qualche minuto in macchina per continuare una conversazione che era cominciata nel locale. L’autovettura si trovava parcheggiata nei pressi del ristorante. Ad un certo punto un agente di polizia si era avvicinata all’auto e, avvicinando la testa al finestrino, aveva preferito alla donna la parola “magosha“, che nella lingua locale significa “prostituta“.
I due hanno poi dichiarato di essere stati trascinati, attaccati con spray urticante, ammanettati e rinchiusi nel retro di un veicolo della polizia. Nel corso di questi momenti concitati, il marito aveva urlato poliziotti di non toccare sua moglie ed era stato picchiato e malmenato e in malo modo.
Ai coniugi è stato poi riconosciuto il risarcimento, tuttavia, secondo l’avvocato di due coniugi, a pagare non dovrebbero essere i contribuenti ma gli stessi gli agenti di polizia coinvolti nel procedimento i quali dovrebbero essere giudicati e dovrebbero pagare personalmente per i danni causati.
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