Nebulose planetarie contengono molecole essenziali per formazione dell’acqua
Categoria: Scienze e tecnologia
Tramite le osservazioni dell’Herschel Space Observatory dell’ESA, un gruppo di astronomi ha scoperto che le nebulose planetarie, le formazioni di gas che si formano a seguito della morte delle stelle, contengono molecole fondamentali per una formazione futura di molecole d’acqua.
Le nebulose planetarie sono una formazione di gas e plasma che si formano a seguito delle fasi finali di una vecchia stella, quando questa è al termine del suo sviluppo. Il nome potrebbe essere un po’ fuorviante in quanto tali formazioni hanno poco a che fare con la formazione di pianeti. Il nome deriva dal fatto che appaiono, attraverso le osservazioni con i telescopi, simili a pianeti gassosi o comunque a sistemi planetari in fase di formazione. Durano solo poche decine di migliaia di anni e si formano durante la fase di gigante rossa delle stelle quando gli strati esterni vengono gettati fuori tramite venti stellari.
La morte delle stelle, che poi porta alla formazione delle nebulose planetarie, può arrivare con una supernova. Questa tipologia di esplosione stellare arricchisce l’ambiente circostante con tutti quegli elementi necessari per la formazione di nuove stelle. Le supernove sono in grado di forgiare gli elementi più pesanti.
Si ritiene invece che le nebulose planetarie contengano gli elementi più leggeri, utili per esempio per la formazione della vita, quali il carbonio, l’azoto e l’ossigeno. Secondo diverse teorie la radiazione emanata dalle nane bianche, ossia dalla fase finale stellare a seguito della creazione delle nebulose, possa in qualche modo danneggiare le molecole precedentemente espulse dalla stella e raggruppatesi nelle stesse nebulose planetarie.
Tuttavia, gli studi condotti tramite le osservazioni con il telescopio spaziale Herschel hanno fatto scoprire ai ricercatori che nel duro ambiente delle nebulose planetarie va a formarsi, tra le altre, anche la molecola OH+, una combinazione carica positivamente di singoli atomi di ossigeno e di idrogeno, fondamentale per la formazione dell’acqua. Secondo uno dei ricercatori, la stessa radiazione ad alta energia proveniente dalla nana bianca interagireebbe con la nebulosa planetaria innescando reazioni chimiche che porterebbero alla formazione delle molecole.
Approfondimenti
- New molecules around old stars / Herschel / Space Science / Our Activities / ESA (articolo sul sito dell’ESA, in inglese)
- Herschel Planetary Nebula Survey (HerPlaNS) – First detection of OH+ in planetary nebulae | A&A (abstract, in inglese)
- Nebulosa planetaria – Wikipedia
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