La NASA ha già da tempo un ambizioso obiettivo, quello di catturare un asteroide e metterlo in orbita intorno alla Luna per farlo studiare da un gruppo di astronauti. La missione è per ora denominata Asteroid Redirect Mission.
La missione, che a prima vista appare difficilissima, prevede la cattura di un piccolo asteroide tramite un veicolo spaziale robotico e la sua messa in orbita intorno alla Luna. Una missione umana verrebbe poi diretta verso l’asteroide intorno all’anno 2025.
La NASA crede che lo studio e le ricerche che si stanno effettuando per compiere questa spericolata missione saranno di grosso aiuto in futuro per una eventuale missione umana su Marte.
Gli eventuali problemi che gli astronauti incontreranno nell’attraccare il piccolo asteroide in orbita intorno alla luna, infatti, potranno essere proprio gli stessi che si potranno incontrare durante una missione umana sul pianeta rosso (una missione, quest’ultima, che si prevede debba avvenire almeno dopo il 2030).
Ne è convinto William Gerstenmaier, amministratore associato della NASA, il quale ha riferito che c’è bisogno soprattutto di affinare le attuali tecniche proprio com’è stato fatto con le missioni Mercury e Gemini, che furono a loro volta di grande aiuto per le missioni Apollo sulla Luna. C’è bisogno di sperimentare sul campo, insomma.
Attualmente sono rimaste due proposte che sembrano entrambe valide. Entro dicembre, come riferisce Michele Gates, consulente tecnico del progetto, va fatta una scelta. In ogni caso, si prevede che entro il 2025 gli astronauti della NASA possono essere capaci di raggiungere l’asteroide in orbita intorno alla Luna utilizzando la capsula spaziale Orion e il razzo del progetto Space Launch System.
Con tale missione, l’essere umano andrà 1.000 volte più lontano dell’orbita terrestre bassa per la prima volta dopo quarant’anni. Risulterà inoltre la missione con equipaggio umano nello spazio profondo dalla durata più lunga mai effettuata.
Un’altra delle maggiori difficoltà che si incontreranno nel corso di una missione umana su Marte sarà quella relativa alla ritardo nel botta e risposta tra le comunicazioni Terra-navicella. Questa sarà in particolare la stessa difficoltà che s’incontrerà quando gli astronauti saranno lanciati in direzione dell’asteroide in orbita intorno alla luna, quando non saranno in grado di comunicare in tempo reale con la Terra.
Tra i tanti progetti attualmente esistenti alla NASA per missioni senza equipaggio sul pianeta rosso, tra cui quella che prevede l’atterraggio su Marte con enormi paracaduti simili a dischi volanti, il progetto di una missione con astronauti in carne ed ossa resta sempre vivo nella mente e nei cuori degli scienziati dell’agenzia statunitense.
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