Astronauti della NASA impegnati in missioni sottomarine.
Crediti immagine: Mark Widick, NEEMO 16.

La NASA ha annunciato altre due missioni sottomarine che si dovranno svolgere entro quest’estate nel contesto delle cosiddette NEEMO (NASA Estreme Mission Operations), atte a decifrare e a comprendere meglio le reazioni fisiche e psicologiche degli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale.
I test vedranno i moduli sottomarini immergersi per quasi 20 metri in profondità, al largo delle coste della Florida, nei pressi di Key Largo.

L’ambiente sottomarino è molto simile a quello della ambiente sottomarino, per il livello di gravità molto basso o quasi nullo e per tutte quelle azioni quotidiane che gli astronauti devono svolgere in ambienti ristretti, con il corpo molto spesso limitato nel range di azioni. Proprio per questo negli ambienti delle profondità marine vengono svolti test che vedono protagonisti i futuri astronauti affinché possano ambientarsi meglio in vista dello stravolgimento ambientale e sensitivo al quale andranno incontro una volta arrivati sulla Stazione Spaziale Internazionale.

“È sia stimolante che eccitante per i nostri equipaggi partecipare a queste missioni sottomarine in preparazione per il volo spaziale” ha dichiarato Bill Todd, project manager di NEEMO.
Eseguire test in un ambiente operativo ad alta fedeltà e che simuli al meglio quello dell’interno dei veicoli spaziali è fondamentale anche per l’applicazione di molte tecnologie le quali vanno prima testate in ambienti di microgravità prima di essere spedite in orbita intorno alla Terra. L’ambiente sottomarino risulta essere quello più vicino all’ambiente chiuso in un veicolo spaziale senza gravità.

Le dimensioni sono denominate NEEMO 18 e NEEMO 19. La prima, della durata di nove giorni, inizierà il 21 luglio e si concentrerà sulla salute umana e sulle prestazioni fisiche nonché sull’abitabilità. L’astronauta Akihiko Hoshide dell’Agenzia spaziale giapponese guiderà il modulo sottomarino affiancato dagli astronauti della NASA Jeanette Epps e Mark Vande Hei e dall’astronauta dell’Agenzia spaziale europea Thomas Pesquet.

NEEMO 19, chi inizierà il 7 settembre avrà una durata complessiva di sette giorni, si concentrerà sul tele-mentoring in alcuni test per l’Agenzia Spaziale Europea. Il tele-mentoring è quel cruciale procedimento che vede una persona sulla Terra istruire un astronauta attraverso comunicazioni video e radio su compiti che l’astronauta stesso deve manualmente affrontare.
Questa seconda missione sarà comandata dall’astronauta della NASA Randy Bresnik, affiancato dall’astronauta dell’Agenzia Spaziale Canadese Jeremy Hansen, dall’astronauta dell’ESA Andreas Mogensen, e da Herve Stevenin, responsabile dell’Extravehicular Activity (EVA) dell’ESA presso l’European Astronaut Centre di Colonia, in Germania.

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