La Morte Nera (Death Star in originale) è un’ipotetica superarma spaziale, presente nell’Universo immaginario di Star Wars, della grandezza di una luna, che riesce ad annientare e distruggere un intero pianeta attraverso un singolo raggio laser. Costruita dell’Impero Galattico dopo la sconfitta dei separatisti nelle Guerre dei Cloni, viene definita nei film come il “potere ultimo dell’Universo”. La mastodontica arma viene poi distrutta da Luke Skywalker con il suo caccia stellare.
La Morte Nera potrebbe tuttavia rappresentare non solo un’idea fantascientifica, probabilmente azzardata anche per gli stessi standard fantascientifici. Un ingegnere capo della NASA, ossia uno che sa il fatto suo, azzarda l’ipotesi riguardante la costruzione di un’arma del genere orbitante nello spazio.
Secondo Brian Muirhead, ingegnere capo presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA, un’arma del genere potrebbe essere infatti costruita utilizzando gli asteroidi e i minerali raccolti da esso. Portare i materiali dalla Terra, infatti, rappresenterebbe un costo del tutto insormontabile e un lavoraccio enorme.
L’asteroide potrebbe fornire metalli necessari oltre ai composti organici, tra cui l’acqua e tutti quei componenti necessari per la costruzione di un oggetto del genere.
Muirhead non è uno sprovveduto in tal senso.
L’ingegnere sta lavorando infatti attualmente all’Asteroid Redirect Mission, un progetto della NASA che prevede l’atterraggio su un asteroide, la cattura dello stesso oppure la raccolta di un pezzo e la messa in orbita intorno alla luna dell’asteroide o del pezzo raccolto. Un giochetto da ragazzi.
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