Alcuni astronomi hanno esaminato la massa di una vicina galassia nana, Triangulum II, composta da circa un migliaio di stelle, esaminando in particolare la velocità di sei stelle intorno al centro della galassia, ed hanno scoperto una massiccia dose di quella che molto probabilmente è materia oscura. La sua esistenza è stata dedotta dalla influenza gravitazionale di un qualcosa che ovviamente non è stato rilevato in maniera diretta.
Il gruppo di studio è stato guidato dalla professore di astronomia Evan Kirby e la ricerca è stata pubblicata su Astrophysical Journal Letters.
Il gruppo di stelle esaminato è una debole galassia nana che si trova ai confini della Via Lattea ed è composta da circa un migliaio di stelle. La galassia è stata così difficile da esaminare che, secondo Kirby, solo sei delle sue stelle erano abbastanza luminose da poter essere osservate con il telescopio Keck.
Misurando in ogni caso la loro velocità, gli astronomi sono stati in grado di dedurre la forza gravitazionale esercitata sulle selle e quindi la massa dell’intera galassia.
Proprio dopo aver misurato la massa, gli astronomi si sono accorti che essa risultava di molto superiore alla massa del numero totale delle stelle. L’unica cosa, secondo gli scienziati, che può equilibrare tale massa al fine di ottenere tale livello di potenza gravitazionale è la materia oscura.
La ricerca è importante in quanto questa piccola galassia potrebbe diventare il candidato ideale per una futura rilevazione diretta della materia oscura, ad oggi ancora sfuggente e non osservabile. La rilevazione potrebbe essere fatta infatti tramite le WIMP (weakly interacting massive particles) le quali, collidendo una sull’altra, producono raggi gamma i quali possono essere rilevati dalla Terra.
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