Marte forse è sempre stato troppo freddo per l’acqua liquida in superficie
Categoria: Scienze e tecnologia
Un ulteriore studio pubblicato su Nature Geoscience1 rivela che l’atmosfera marziana sarebbe stata sempre troppo poco spessa onde permettere per lunghi periodi di tempo una temperatura sulla superficie superiore allo zero atta ad ospitare acqua liquida.
Nonostante le evidenze topologiche della superficie marziana abbiamo sempre suggerito la presenza di acqua liquida sulla superficie del pianeta nelle sue epoche passate, secondo Edwin Kite, scienziato e geologo planetario presso l’Università di Princeton, una presenza di acqua sulla superficie per lunghi periodi avrebbe richiesto per forza di cose un’atmosfera molto più spessa di quella odierna, cosa che, con i dati di cui disponiamo oggi, sembrerebbe alquanto improbabile. Probabilmente l’acqua liquida è stata presente sulla superficie marziana per diversi periodi ma questi non sono durati più di qualche millennio, considerando le dimensioni dei crateri del pianeta. Infatti, se l’acqua sulla superficie marziana fosse stata presente per lunghi periodi di tempo, calcolabili in milioni o centinaia di milioni di anni, molte delle piccole meteoriti che colpivano il pianeta non avrebbero potuto superare la spessa atmosfera, così come succede sulla Terra. Oggi invece si possono vedere sul pianeta moltissimi crateri, sparsi per tutta la sua superficie, le cui date d’impatto e le cui dimensioni suggerirebbero che per molta parte della vita del pianeta l’atmosfera non avrebbe avuto la densità tale per fermarli.
In particolare, sono stati analizzati più di 300 crateri su una superficie di 84.000 km² nella zona equatoriale di Marte tramite i dati del Mars Reconnaissance Orbiter e sono state effettuate simulazioni al computer di impatti sulla superficie di Marte. Queste analisi e le simulazioni suggeriscono che non vi sia stata mai un’atmosfera tanto densa come quella terrestre o perlomeno atta alla formazione di acqua liquida sulla superficie. La pressione esercitata dall’atmosfera marziana sulle meteoriti equivaleva nelle simulazioni a circa 150 volte il valore attuale. L’atmosfera marziana, quindi, al massimo della sua densità storica, risultava densa meno di un terzo di quanto considerato necessario affinché l’acqua resti liquida per lunghi periodi di tempo sulla superficie.
Secondo James Head, scienziato planetario presso la Brown University di Providence, ciò dimostra che le epoche passate marziane vedevano il pianeta trascorrere ere glaciali ed ere relativamente calde che permettevano, per periodi relativamente brevi, la formazione di acqua. Queste fasi ad intermittenza avrebbero ispessito l’atmosfera favorendo la formazione di gas serra e provocando il calore necessario per lo scioglimento temporaneo dei ghiacci.
Inoltre gli stessi impatti delle meteoriti sulla superficie marziana avrebbe potuto fornire ulteriore calore necessario allo scioglimento e al mantenimento della pressione dell’aria durante l’intercalare di questi periodi.
Approfondimenti
- Mars atmosphere ‘too thin’ for rivers (Wired UK) (in inglese)
- Ancient Mars probably too cold to support liquid water (in inglese)
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