Scienziati del Duke University Medical Center hanno pubblicato un nuovo studio su Human Brain Mapping in cui svelano un nuovo modo per realizzare modelli in 3D del tronco cerebrale che offrirebbe dettagli senza precedenti dei circuiti neuronali. Modelli del genere potrebbero essere di enorme aiuto ai neurochirurghi e in generale a tutta quella medicina incaricata di combattere malattie come il morbo di Parkinson con stimolazioni cerebrali profonde (deep brain stimulation, DBS).
Il nuovo metodo di modellazione del tronco cerebrale è stato paragonato alla differenza tra un obsoleto atlante stradale di carta e un congegno GPS che lavora in tempo reale.

Secondo Nandan Lad, direttore del Duke NeuroOutcomes Center ed uno degli autori principali dello studio, adesso si potranno avere dettagli reali del tronco encefalico. Con questa mappa, per la prima volta si sarà in grado di vedere il talamo e circuito di percorsi che sta alla base.
Molti neurochirurghi attualmente, per posizionare gli elettrodi nel talamo, si basano su modelli con risoluzioni di molto inferiori e devono spesso rimuoverli e reinserirli per trovare i punti giusti all’interno del talamo dove, per esempio, la corrente elettrica può essere d’aiuto per pazienti affetti da tremori debilitanti. Questi spostamenti richiedono passaggi attraverso tessuti delicati. Queste nuove mappe in 3D aiuteranno a raggiungere l’obiettivo ottimale al primo tentativo e potrebbero eliminare prove ed errori rendendo queste tipologie di intervento più sicure.

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