Uno nuovo studio del Kaiser Permanente pubblicato su Diabetes Care, avrebbe dimostrato che livelli alti dell’enzima epatico gamma-glutamil transferasi (noto anche come GGT) sarebbero collegati al rischio di contrarre il diabete gestazionale.
L’enzima gamma-glutamil transferasi è un indicatore delle funzionalità epatiche ed è spesso associato alla resistenza all’insulina, un indicatore di rischio per il diabete di tipo due.
Secondo Monique M. Hedderson, autrice dello studio e ricercatrice presso il Kaiser Permanente, le anomalie metaboliche che si sviluppano o che sono già presenti ancor prima della gravidanza sarebbero chiaramente collegate al diabete gestazionale. Tale studio potrebbe essere utile in futuro per intervenire prima che le donne restino incinte in base all’analisi dei livelli dell’enzima.
I ricercatori hanno esaminato le cartelle cliniche di 256 donne che hanno contratto il diabete gestazionale confrontandole con quelle di altre 497 donne che non erano andati contro tale complicanza. Dopo aver filtrato diversi fattori, tra cui l’assunzione di alcol, i ricercatori avrebbero scoperto che le donne con livelli più alti di GGT dimostravano un rischio maggiore di contrarre il diabete gestazionale.
Negli ultimi decenni il diabete gestazionale e, in generale, l’intolleranza al glucosio nel corso della gravidanza hanno avuto sempre più diffusione tanto che, ad oggi, sono considerate tra le complicanze più comuni per le donne incinte.
Di solito gli effetti riguardano il peso del bambino, che risulta essere maggiore della media, e varie altre complicazioni minori successive. Secondo altri studi, le donne che sviluppano diabete gestazionale hanno un rischio sette volte maggiore di sviluppare diabete di tipo due mentre i figli rischierebbero, oltre allo sviluppo del diabete, anche l’obesità.
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