L’eiaculazione precoce può essere combattuta con esercizi del pavimento pelvico
Categoria: Scienze e tecnologia
Secondo una ricerca guidata dal dottor Antonio Pastore, dell’Università della Sapienza di Roma, l’eiaculazione precoce può essere contrastata con appositi esercizi del pavimento pelvico, un’area muscolare della cavità addomino-pelvica che và dalla sinfisi pubica al coccige.
Gli esercizi del pavimento pelvico sono spesso consigliati per combattere l’incontinenza maschile e questa ricerca mostra per la prima volta che tale terapia può essere utilizzata anche nel trattamento per l’eiaculazione precoce attraverso test di lungo periodo. Nel test, si è considerata “precoce” quella eiaculazione avvenuta entro un minuto (limite dettato dalla International Society of Sexual Medicine) dall’inizio dell’attività sessuale.
La ricerca ha visto 40 uomini di un’età compresa tra i 19 e i 46 anni affetti da eiaculazione precoce addestrarsi utilizzando i propri muscoli del pavimento pelvico per un periodo di 12 settimane. I risultati sarebbero stati più che incoraggianti: prima della terapia il tempo medio di eiaculazione era di 31,7 secondi mentre alla fine della terapia risultava salito a 146,2 secondi, un aumento di oltre quattro volte.
Dei 40 uomini, solo cinque non hanno mostrato alcun risultato degno di nota mentre in due hanno abbandonato la sperimentazione dopo aver mostrato un netto miglioramento nelle prime settimane di terapia. Altri 13 pazienti hanno continuato la terapia fino a sei mesi di durata e, dopo questo periodo, hanno confermato un ulteriore prolungamento del periodo pre-eiaculazione.
Secondo il dottor Pastore, nonostante i test debbano essere approfonditi in futuro e gli esercizi del pavimento pelvico debbano essere standardizzati, i risultati sarebbero molto incoraggianti considerando anche che tali esercizi riabilitativi sarebbero abbastanza facili da eseguire, non avrebbero effetti collaterali a livello fisico e la loro esecuzione non comporterebbe alcun aggravio a livello economico, cosa, quest’ultima, da non sottovalutare. Inoltre, gli effetti psicologici benefici che una terapia del genere, non basata su fattori di tipo esterno, potrebbero avere sulla psiche del paziente potrebbero essere molto maggiori.
Gli uomini che hanno partecipato al test avevano in precedenza provato altre terapie, alcune basate su trattamenti di tipo psicologico o comportamentale, con scarso successo.
Il risultati della ricerca sono stati per il momento pubblicati dall’European Association of Urology.
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