Secondo una nuova pubblicazione della ricercatrice nel campo della sicurezza alimentare Jennifer Quinlan, professoressa associata presso la Drexel University, lavare polli e tacchini prima di cucinarli potrebbe portare i batteri presenti sulla loro superficie a spandersi nell’ambiente circostante. Ad esempio, se si lavano sotto l’acqua corrente del lavandino, i germi potrebbero schizzare un po’ dappertutto e potrebbero finire sopra posate, asciugamani o qualsiasi altro oggetto o cibo posto nelle vicinanze.
La ricercatrice ha sviluppato anche una campagna sul Web dal titolo “Don’t Wash Your Chicken” (“Non lavare il pollo”) ed ha aperto una relativa pagina Web all’indirizzo drexel.edu/dontwashyourchicken.
Nel video, diversi membri di una famiglia spiegano che la pratica comune di sciacquare pollame crudo prima della cottura risulti in realtà una cosa pericolosa in quanto i batteri potrebbero schizzare e andare a depositarsi su altri alimenti e superfici della cucina.
“Si deve presumere che se si ha un pollo, si hanno anche batteri di salmonella o di Campylobacter“, riferisce la ricercatrice la quale aggiunge che questi due batteri sarebbero le principali cause di malattie di origine alimentari.
Secondo alcune ricerche, il 90% delle persone lava il pollo prima di cuocerlo e consumarlo. La ricercatrice sostiene che tutto quello che si deve fare è cacciare fuori il pollame crudo dall’eventuale imballaggio e porlo direttamente nella padella di cottura in quanto il calore generato da quest’ultima uccide tutti i batteri che sono presenti. In seguito è buona norma, prima di mettersi a mangiare, lavarsi le mani con acqua calda e sapone.
Video
Commenta