La realtà non esiste se non la guardi, esperimento conferma stranezze del mondo quantistico
Categoria: Scienze e tecnologia
Una nuova ricerca portata avanti da alcuni fisici della Australian National University (ANU) avrebbe confermato i sospetti che stanno dietro alla concezione della realtà derivanti dalle osservazioni a livello quantistico. Se non è misurata o osservata, la realtà non esisterebbe in quanto tale.
I fisici hanno condotto In maniera pratica il noto esperimento mentale che simboleggia una delle caratteristiche più assurde della realtà quantistica, ossia quello che coinvolge l’oggetto in movimento a cui veniva data la scelta di agire come una particella oppure come un’onda.
Il buon senso ovviamente ci dice che l’oggetto si comporta come un’onda oppure come una particella in maniera indipendente dalle nostre osservazioni, ovvero se queste hanno luogo o meno.
Ma le osservazioni a livello quantistico ci dicono sempre che nel momento in cui osserviamo l’oggetto siamo già interferendo con il suo movimento che cambia da quello di un’onda a quello di una particella o viceversa. Questo sarebbe proprio quello che gli autori l’esperimento avrebbero trovato.
L’esperimento, in pratica, dimostrerebbe che la misurazione rappresenta tutto. A livello quantistico, la realtà in pratica non esiste se non la si sta guardando. Per l’esperimento sono stati utilizzati atomi dispersi dalla luce laser. I ricercatori avrebbero prima intrappolato atomi di elio in uno stato sospeso conosciuto come “condensato di Bose-Einstein” e poi li hanno espulsi fino a quando non ne è rimasto uno il quale è stato poi fatto cadere attraverso una coppia di raggi laser con una particolare formazione che simulava il modo in cui un reticolo diffonde la luce.
Una seconda luce veniva poi aggiunta in modo casuale facendo da interferenza e facendo in modo da far apparire l’atomo come se esso avesse viaggiato sia come particella di come onda. Quando la luce non veniva aggiunta, non veniva osservata alcuna interferenza come se l’atomo avesse scelto solo un percorso. L’esperimento avrebbe dimostrato che gli atomi non viaggiano da un punto all’altro ma è solo quando vengono misurati al termine del loro spostamento che viene rivelato il loro comportamento ondulatorio oppure il comportamento come particella.
Il mondo quantistico, con tutte le sue stranezze, sembra quindi avere sempre più presa sulla realtà fisica con cui interagiamo quotidianamente.
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