Le 19 galassie all’interno dei cerchietti sono quelle appartenenti all’ammasso JKCS 041, distante 9,9 miliardi di anni luce. I cerchietti di colore celeste indicano quelle poche galassie che continuano a produrre stelle (o meglio, che continuavano a produrre stelle 9,9 miliardi di anni fa).

Dopo diversi anni, la conferma è arrivata: è stato scoperto un nuovo ammasso di galassie, denominato JKCS 041, distante 9,9 miliardi di anni luce.

La ricerca potrebbe essere importante per comprendere i cicli vitali delle vecchie galassie che si sono ammassate nel corso dei primordi dell’Universo. Attualmente, solo pochi ammassi di galassie primordiali sono stati scoperti e JKCS 041 rappresenta il più lontano, e quindi vecchio, ammasso di galassie delle sue dimensioni finora mai osservato oltre a rappresentare uno degli oggetti astronomici osservati più lontani in assoluto.

La ricerca che ha portato alla conferma è stata portata avanti da una squadra di astronomi guidata da Andrew Newman del Carnegie Institution for Science di Washington. Secondo Newman, JKCS 041 rappresenterebbe uno degli oggetti astronomici più vecchi a poter essere esaminati in maniera relativamente approfondita.

La prima scoperta dell’ammasso avvenne nel 2006 e ci sono voluti otto anni di osservazioni con diversi dei telescopi più potenti del mondo per arrivare alla conferma finale anche in relazione alla sua distanza.
Tramite il telescopio spaziale Hubble, che ha permesso la cattura di immagini più nitide, gli astronomi avevano trovato originariamente 19 galassie alla stessa distanza, cioè 9,9 miliardi di anni luce, e ciò poteva solo essere il segnale di un grosso ammasso galattico dell’Universo primordiale.

Altre analisi portate avanti con il telescopio Chandra hanno rilevato l’emissione, da parte dell’ammasso, di raggi X proveniente, molto probabilmente, dal gas scaldato ad alte temperature (circa 80 milioni di gradi) dall’enorme gravità dell’ammasso.

Secondo gli astronomi, quando l’ammasso aveva solo un miliardo di anni, la maggior parte delle galassie in esso presenti erano già entrate nella fase quiescente. L’enorme distanza di questo ammasso ci dà dunque un’opportunità enorme nei tentativi di comprensione dei cicli vitali delle galassie e dei motivi che portano le galassie a raggrupparsi in ammassi fino ad arrivare ad un punto di stasi, una fase in cui smettono di produrre astri.
Nonostante una minore produzione di stelle, le galassie di JKCS 041 sembrano tuttavia continuare a ad espandersi, molto probabilmente anche grazie al fatto che si scontrano le une con le altre evolvendosi in galassie più grandi e massicce.

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