Una squadra di astronomi, utilizzando il Very Large Telescope (VLT), ha scoperto, tramite l’acquisizione di immagini alquanto dettagliate, che la stella ipergigante rossa VY Canis Majoris sta emettendo quantità enormi di materiali verso l’esterno effettuando quella che si può definire una vera e propria dieta dimagrante prima della morte (si prevede infatti che in un futuro non troppo lontano la stella esploderà in una supernova ponendo fine alla sua esistenza).
Le osservazioni dimostrano come le stelle di grandissime dimensioni emettono grandi quantità di particelle di polvere facendo sì che la stessa stella perda quantità enormi di massa prima di morire. Si tratta, secondo gli astronomi, di un processo necessario affinché queste delle stelle gigantesche soddisfino i requisiti per un’esplosione come quella delle supernove.
VY Canis Majoris è una stelle ipergigante rossa ed è considerata una delle stelle più grandi mai individuate fino ad ora nella Via Lattea. Si tratta di un astro con una massa almeno 30-40 volte più grande di quella del nostro Sole e 300.000 volte più luminosa.
Per comprendere tale grandezza diremo che i confini di questa stella comprendono quelli dell’attuale orbita di Giove intorno al sole.
Tramite una particolare ottica adattiva del telescopio, gli astronomi sono riusciti ad acquisire immagini che non dimostrano di avere precedenti per quanto riguarda l’osservazione di VY Canis Majoris.
“In passato, abbiamo potuto solo teorizzare su come succedesse. Ma ora, con nuovi dati di SPHERE, abbiamo trovato grossi grani di polvere attorno a questa ipergigante. Questi sono abbastanza grandi da poter essere spinti via dalla pressione intensa della radiazione della stella, il che spiega la rapida perdita di massa”, dichiara Peter Scicluna, l’autore principale dello studio, dell’Academia Sinica Institute for Astronomy and Astrophysics di Taiwan.
Si è stimato che ogni anno VY Canis Majoris espella una quantità di polvere e gas equivalente a circa 30 volte la massa della Terra. Ovviamente questi gas contribuiscono alla formazione di altre stelle e pianeti.
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