Quando si compiono osservazioni con il fine di trovare pianeti inseriti nelle cosiddette fasce abitabili, spesso si puntano i telescopi verso stelle di tipo G (tipologia cui appartiene il nostro sole) o alle ancor più fredde e piccole stelle di tipo K o M. Un recente studio avrebbe però dimostrato che anche intorno a stelle di tipo F (dette anche nane bianco-gialle), ossia stelle più calde e più massicce del nostro sole, potrebbero orbitare pianeti adatti ad ospitare la vita per come la conosciamo.

La scala delle tipologie stellari è divisa in sette livelli che vengono individuati tramite le prime sette lettere dell’alfabeto. La tipologia di stelle più gettonata per quanto riguarda le osservazioni atte a scoprire pianeti abitabili è sicuramente la G. Ma secondo il professore di fisica Manfred Cuntz, co-autore, insieme ad un suo studente, della ricerca pubblicata sull’International Journal of Astrobiology, delimitare la ricerca solo alle stelle grandi e massicce come il sole o a nane rosse ancora più piccole, potrebbe essere un errore fatale.
Le stelle di tipo F avrebbero una buona speranza di ospitare pianeti in cui potrebbe esserci acqua o addirittura la vita. Anzi tali stelle, avendo una fascia abitabile più ampia delle altre stelle di livello minore, avrebbero ancora più possibilità di avere pianeti abitabili orbitanti intorno a loro a patto che tali pianeti si trovino in posizioni orbitali ben specifiche.

Il gruppo di ricerca ha inoltre analizzato le radiazioni che tali stelle potrebbero irradiare in direzione delle rispettive fasce abitabili ed hanno scoperto che forme di vita a base di carbonio potrebbero sussistere in quanto le stime dei danni al DNA risulterebbero incoraggianti. In alcune simulazioni di calcolo, il livello di danno risulterebbe uguale al livello di danno occorso a molecole cellulari presenti sulla Terra qualora questa non avesse l’atmosfera. I calcoli hanno compreso diversi sottotipi di stelle di tipo F a diversi livelli evolutivi.

Secondo i ricercatori, questo studio permetterebbe di comprendere l’eventuale possibilità di compatibilità con la vita per come la conosciamo di eventuali pianeti orbitanti intorno a stelle molto più massicce e calde del sole, a patto I pianeti orbitano nelle fasce più esterne delle rispettive zone abitabili. In questi casi le radiazioni UV potrebbero risultare non letali e l’ambiente potrebbe risultare compatibile per una lunga evoluzione della vita.

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