Il CEO miliardario di Tesla Motors e SpaceX, Elon Musk, ha lanciato un nuovo progetto rivolto al futuro delle comunicazioni on-line, ossia l’idea di una Internet spaziale che si basi su centinaia di satelliti server in orbita intorno alla Terra. Nei piani di Musk vi è, in sostanza, la costruzione di una rete superveloce che garantisca la collettività ad Internet non solo per tutte le zone del mondo, finanche quelle più remote, ma addirittura per le future colonie degli uomini su Marte, in una visione del nostro futuro che si spinge fino ai prossimi decenni.

Secondo Musk, in futuro, quando gli esseri umani avranno raggiunto e colonizzato il pianeta rosso, risulterà di importanza fondamentale riuscire a contare su una rete di comunicazione globale che possa unire Marte con la Terra. L’idea di una Internet spaziale che si spinga fino al pianeta rosso sarebbe un proseguimento del suo progetto di Internet satellitare per il quale la sua società, la SpaceX, dovrebbe lanciare intorno alla Terra centinaia di satelliti in orbita ad un’altitudine di circa 1.200 kilometri, quindi molto più vicino rispetto alle posizioni orbitale di satelliti tradizionali. Dovendo dunque i dati percorrere distanze minori, la velocità Internet risulterà molto maggiore; almeno in teoria.

Musk ha rivelato di avere intenzione di stanziare fino a 10 miliardi di dollari per costruire una rete Internet ad alta velocità ed economica. Secondo Musk, la luce viaggia nel vuoto dello spazio circa il 40% più velocemente di quando transita nelle fibre ottiche. Questo dovrebbe consentire ai suoi satelliti di poter fornire una connessione ad Internet più veloce oltre al fatto di poter essere utilizzata praticamente per tutte le zone della Terra, anche quelle più remote, basandosi su satelliti in orbita.
Secondo il visionario Musk, ci vorranno almeno cinque anni, tuttavia, per mettere in orbita solo la prima generazione di satelliti e fino a 15 anni per raggiungere una piena capacità operativa.
Secondo alcuni osservatori, il miliardario starebbe gettando le basi per quella che, in un futuro remoto, potrebbe definirsi come la prima Internet interplanetaria del sistema solare.
Una Rete del genere potrebbe mettere in comunicazione non solo gli abitanti della Terra con eventuali colonie umane su altri pianeti del nostro sistema solare ma potrebbe garantire connessioni dati più sicure e veloci tra le sonde che lanceremo nel prossimo futuro, i robot che faremo atterrare su altri pianeti o lune del sistema solare e la comunità scientifiche presenti sulla Terra.

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