La disfunzione erettile, secondo un nuovo studio pubblicato su Journal of Sexual Medicine, può essere efficacemente combattuta attraverso un cambiamento dello stile di vita che può risultare più efficace dell’azione dei farmaci. Un migliore e più sano apporto nutrizionale ed un miglior rapporto tra acquisizione e consumo di calorie tramite esercizio fisico potrebbeeo infatti avere nette conseguenze migliorative su un problema di natura sessuale che affligge molti uomini.

Lo studio si basa su un’analisi dei dati raccolti sulle abitudini di 800 uomini australiani scelti a caso ed aventi metà compresa tra i 35 a gli 80 anni. La raccolta dei dati è avvenuta in un periodo di cinque anni. Il desiderio sessuale è stato valutato attraverso questionari standard mentre la funzione erettile è stata valutata attraverso un sistema di punteggi anch’esso standard. Tra i fattori fisici presi considerazione, oltre al peso e all’altezza, vi sono la pressione sanguigna, l’età, l’istruzione, i livelli di trigliceridi e di colesterolo, l’abitudine all’attività fisica e l’eventuale dipendenza dal tabacco o da alcol.

I dati mostrerebbero in maniera chiara che le persone che hanno invertito i propri stili di vita migliorandoli a livello di attività fisica e nel consumo degli alimenti avrebbero avuto un netto miglioramento della propria vita sessuale. In particolare, la diminuzione del grasso, anche attraverso l’attività fisica, risulterebbe fondamentale perché innescherebbe una catena di processi, a livello psicologico e non solo, tali da determinare una migliore funzione dell’organo sessuale.

Secondo David Samadi, presidente del dipartimento di urologia al Lenox Hill Hospital di New York, non coinvolto nella ricerca, qualsiasi prescrizione di farmaci atti a combattere la disfunzione erettile non può competere con un netto cambiamento dello stile di vita. Il farmaco non dovrebbe mai essere quindi la prima soluzione se non si è tentato prima di adottare provvedimenti atti a tenere sotto controllo o a diminuire i livelli di trigliceridi, di colesterolo, del diabete, della pressione sanguigna e di tutti quei fattori che tendono, in generale, a migliorare la salute e ad allungare la vita.

Secondo Gary Wittert, uno degli autori della ricerca, i farmaci potrebbero servire in una prima fase per prendere di faccia inizialmente il problema. In seguito dovrebbero essere comunque presi efficaci provvedimenti riguardanti i fattori di rischio per una vita sana.
Un miglior livello di salute in generale aiuterebbe, infatti, a tenere costante o ad aumentare il desiderio sessuale. Ad esempio tenere a bada eventuali sintomi di malattie cardiache potrebbe facilitare in maniera netta il contrasto alla disfunzione rettile e al calo del desiderio sessuale. L’erezione infatti dipende dalla circolazione nei vasi sanguigni e dalla quantità di sangue che viene trasferito nel pene. Così come sarebbe di aiuto qualsiasi tentativo di contrasto alla sovrappeso e all’obesità, fattori che sono notoriamente collegati alla circolazione del sangue. L’impotenza sembrerebbe quindi correlata sempre di più ad uno stile di vita malsano.

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